Gli scavi di Salussola riportano alla luce un antico villaggio di Celti
I lavori per la realizzazione di un metanodotto riportano alla luce importanti tasselli che arricchiscono la storia del comune biellese
Un antico villaggio di Celti è stato ritrovato a Salussola, comune della pianura biellese, durante gli scavi per la realizzazione di un metanodotto. Il tesoro archeologico sarà quanto prima ricoperto dalla terra, per evitare che agenti atmosferici possano intaccare i preziosi rinvenimenti, in attesa che la sovrintendenza decida come muoversi per riportare completamente alla luce l’importante scoperta archeologica.
Il ritrovamento, in realtà, non ha suscitato grandi sorprese. Che la zona denominata Puliacco fosse scrigno di antichi insediamenti era noto, già le vecchie carte catastali avvertivano delle presenza di antiche testimonianze della presenza in zona del popolo dei Celti.
A solo mezzo metro dalla superficie, durante i lavori effettuati dalla Snam sono emersi i primi ciottoli, poi un intero piano ciottolato e infine un bivio stradale, risalente al periodo medievale. Numerosi documenti storici attestano la presenza di questa antica strada che doveva collegare Verrone a Salussola.
Non solo testimonianze dei Celti quindi, ma anche reperti risalenti al Medioevo. In poco meno di 700 metri quadri di terreno analizzato sono emersi numerosi reperti risalenti ad epoche che abbracciano almeno 3.000 anni di storia. Un piccolo compendio di Storia e Archeologia che arricchirà di nuove preziose informazioni la zona abitata fin dal periodo romano.
La scoperta si unisce agli altri importanti ritrovamenti effettuati nel corso degli anni come la strada romana che da Ivrea porta all’Ossola, l’antica fattoria medievale, un castello e palafitte dell’età del bronzo.
Contro il rischio deperimento, a malincuore, gli archeologi stanno pian piano provvedendo a coprire quanto è stato trovato con diversi strati di terra, unico metodo per preservare il tesoro archeologico. Un patrimonio molto prezioso per la zona, soprattutto per la sua identità storica che ora si arricchisce di nuovi importanti tasselli.
Snam, l’azienda che ha investito per realizzare il metanodotto in zona, finanzierà un anno di ricerche archeologiche. Durante gli scavi è stata effettuata una mappatura di quanto riportato alla luce attraverso una serie di fotografie che serviranno per realizzare un libro che verrà inoltre arricchito con le testimonianze di quanti hanno partecipato ai lavori di scavo.