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I rifiuti più abbandonati in Italia tra le bevande
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Una ricerca ha svelato quali sono i rifiuti più abbandonati tra le bevande in Italia: l'autrice è una cittadina volontaria, Helena Boers, che ha catalogato ogni pezzo attraverso la web app ABR Radar della Campagna "A Buon Rendere", andando a identificare i materiali, le bevande e i marchi più presenti. Come si legge su 'GreenMe', tra i 5.830 contenitori identificati, il 67% era riconducibile a 10 marchi. La tendenza in Italia vede una forte incidenza delle birre che nel nostro Paese incidono quasi quanto l'acqua.
Monster
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Al decimo posto della classifica che mette in fila le bevande più presenti tra i rifiuti in Italia troviamo Monster, un energy drink.
Beck’s
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Posizione numero nove per le birre appartenenti al marchio Beck's.
Tennent’s
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Altra birra alla settima posizione della graduatoria dedicata alle bevande più presenti tra i rifiuti in Italia: qui troviamo Tennent's, già inserita nella classifica delle migliori birre da comprare al supermercato. Tennent's è preceduta dall'acqua Sant'Anna che occupa l'ottavo posto.
San Benedetto
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Le bottiglie di acqua San Benedetto si trovano al sesto posto della classifica che rivela le bevande più presenti tra i rifiuti italiani.
Heineken
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Nelle prime dieci posizioni della classifica riservata alle bevande più presenti tra i rifiuti in Italia, quattro sono birre: tra queste Heineken che occupa il quinto posto.
Estathé
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Quarta posizione per Estathé: la graduatoria è il frutto di una ricerca condotta da parte di una cittadina volontaria attraverso la web app ABR Radar della Campagna "A Buon Rendere".
Coca-Cola
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La classifica delle bevande più presenti tra i rifiuti italiani vede la Coca-Cola occupare la terza posizione.
Red Bull
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Al secondo posto tra le bevande che si trovano maggiormente in mezzo ai rifiuti in Italia c'è Red Bull, noto marchio di energy drink.
Moretti
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La birra Moretti occupa la prima posizione della classifica che rivela quali sono le bevande più presenti tra i rifiuti in Italia.
Quali sono i rifiuti più abbandonati tra le bevande in Italia? Lo rivela una ricerca condotta dalla cittadina volontaria Helena Boers, che ha catalogato ogni pezzo attraverso la web app ABR Radar della Campagna “A Buon Rendere”, identificando così i materiali, le bevande e i marchi più presenti.
Tra i 5.830 contenitori identificati, il 67% era riconducibile a 10 marchi. La tendenza in Italia vede una forte presenza delle birre che nel nostro Paese incidono quasi quanto l’acqua. Come si legge su ‘GreenMe’, l’alluminio rappresenta il 29% dei contenitori abbandonati in Italia; al primo posto troviamo la plastica con il 47%, mentre più indietro ci sono il vetro (20%) e i liquidi (4%).
Al giorno d’oggi 17 Paesi europei hanno introdotto sistemi di deposito cauzionale (DRS) per ridurre il littering (l’abbandono improprio dei rifiuti nell’ambiente) e favorire la raccolta differenziata. Altre Nazioni, come la Grecia e la Spagna, faranno lo stesso passo entro il 2027, mentre l’Italia risulta ancora indietro da questo punto di vista.
C’è da dire che l’Italia, negli ultimi anni, si è resa protagonista di ottimi performance in termini di economia circolare, anche grazie al prezioso lavoro svolto da parte di consorzi esistenti; il nostro Paese, però, ha ancora molto da migliorare dal punto di vista dello sversamento di plastica nel Mediterraneo. Nonostante i tanti sforzi, circa un terzo delle bottiglie di plastica sfugge ancora ai sistemi di raccolta tradizionali, contribuendo così all’inquinamento ambientale.