Questo faro è un albergo
Ecco a chi saranno affidati in concessione dallo Stato e in cosa si trasformeranno i primi 9 fari assegnati ai privati per attività turistiche
Trasformare in hotel le strutture turistiche i fari di proprietà dello Stato dandoli in concessione ai privati per 50 anni. Unica condizione: rispettare l’integrità degli ambienti e la storia dei luoghi. Questo il bando “Valore Paese Fari” che l’agenzia del Demanio aveva lanciato nel 2015 raccogliendo una pioggia di candidature.
Le prime nove assegnazioni sono arrivate, ecco quali per quali fari italiani si prospetta a breve una nuova vita:
Visto l’eccezionale successo del bando 2015, l’agenzia del Demanio ha deciso di fare il bis, e presto sarà pubblicato un nuovo elenco di strutture. Tra i fari storici in odor di riconversione, i due sardi dell'isola Bocca a Olbia e di Capo Testa a Santa Teresa Gallura e quelli siciliani di Marettimo (faro di punta Libeccio), Capo Milazzo, Pantelleria (faro di punta Spadillo), Salina (faro di Capo Faro), Acireale (Faro di Capo Mulini), beni di proprietà del ministero della Difesa.POTREBBE INTERESSARTI
-
Case a 1 euro a Mussomeli: i consigli di chi l'ha già comprata
-
Il Mulino Bianco compie 50 anni: esiste davvero, dove si trova
-
Dazi Trump, le regioni e le province d'Italia più a rischio
-
Allarme ragno violino a Verona, boom di telefonate: cosa succede
-
Allarme del WWF sul lago di Garda: sembrano sassi ma non lo sono
-
Allarme turisti all'aeroporto di Caselle: cosa sta succedendo
-
Classifica degli hotel più prenotati al mondo: due sono in Italia
-
Berlusconi e Toffanin, trasloco a Villa San Sebastiano: le ultime
-
Tony Effe e Chef Ruben aprono un chiosco a Sanremo: cosa vende