Questo faro è un albergo
Ecco a chi saranno affidati in concessione dallo Stato e in cosa si trasformeranno i primi 9 fari assegnati ai privati per attività turistiche
Trasformare in hotel le strutture turistiche i fari di proprietà dello Stato dandoli in concessione ai privati per 50 anni. Unica condizione: rispettare l’integrità degli ambienti e la storia dei luoghi. Questo il bando “Valore Paese Fari” che l’agenzia del Demanio aveva lanciato nel 2015 raccogliendo una pioggia di candidature.
Le prime nove assegnazioni sono arrivate, ecco quali per quali fari italiani si prospetta a breve una nuova vita:
Visto l’eccezionale successo del bando 2015, l’agenzia del Demanio ha deciso di fare il bis, e presto sarà pubblicato un nuovo elenco di strutture. Tra i fari storici in odor di riconversione, i due sardi dell'isola Bocca a Olbia e di Capo Testa a Santa Teresa Gallura e quelli siciliani di Marettimo (faro di punta Libeccio), Capo Milazzo, Pantelleria (faro di punta Spadillo), Salina (faro di Capo Faro), Acireale (Faro di Capo Mulini), beni di proprietà del ministero della Difesa.POTREBBE INTERESSARTI
-
I migliori stabilimenti balneari d’Italia 2025: tutti i premi
-
Acqua verde nel Mar Adriatico: cosa sta succedendo
-
Cinque Terre da incubo, la denuncia dei turisti dopo la vacanza
-
Valeria Marini vende la sua casa di Milano: il prezzo è maxi
-
Quanto è aumentata la spesa al supermercato dal 2020 a oggi
-
Squali in Italia, il doppio avvistamento a Metaponto e ad Anzio
-
Cosa c'è nel "caveau" di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi: i regali
-
Blackout in Spagna e Portogallo: "Anche la Sardegna è a rischio"
-
A Roma è boom per il gelato Franciscus dedicato a Papa Francesco