Quanto guadagnavano i giovani italiani negli anni Sessanta
Ecco in che modo sono cambiati gli stipendi dei giovani italiani dal 1960 a oggi: il confronto con il potere di acquisto secondo i dati Istat
Il dibattito sulla mancanza di lavoro stagionale in Italia, nell’estate del 2022, ha dato vita a diversi dibattiti. Secondo l’ultimo rapporto Excelsior della Camera di Commercio di Firenze, si nota come le imprese siano alla ricerca di profili professionali medio-alti, di giovani laureati con specializzazioni specifiche.
I tempi sono cambiati nel nostro Paese rispetto a qualche generazione fa. Sono in molti a chiedersi quali siano le differenze, soprattutto in termini di stipendio, tra i giorni d’oggi e i decenni passati. Oggi, in base a quanto riferito dall’Istat, lo stipendio medio in Italia è di 1.500 euro al mese. La domanda sorge spontanea: quanto si guadagnava in passato?
Stipendi dei giovani italiani: la differenza con gli anni Sessanta
Sul rapporto annuale dell’Istat indirizzato al presidente del Consiglio Amintore Fanfani in carica nel 1960, si legge che a Firenze, quell’anno, un impiegato comunale neoassunto percepiva circa 47 mila lire che equivaleva anche allo stipendio medio in Italia.
Andando ad attualizzare quella cifra oggi, sempre secondo la base dati Istat, le 37 mila lire del 1960 equivarrebbero a circa 640 euro del 2022. Per capire le reali differenze, inoltre, è utile paragonare il valore di acquisto dei due stipendi. Consultando le serie storiche di Istat è possibile notare come nel 1960 il pane veniva venduto a 110 lire al chilo: se gli stipendi avessero mantenuto inalterato il proprio potere d’acquisto, oggi il pane dovrebbe costare 1,49 euro al chilo.
Le cifre tornano se si analizzato i generi alimentari come la carne, il latte, il vino e l’olio che in questo periodo stanno subendo dei forti rincari dovuti all’inflazione. Analizzando il resto, però, si nota come il potere d’acquisto degli stipendi sia notevolmente diminuito negli ultimi sessant’anni.
Affittare un appartamento di 80 metri quadrati nel quartiere dell’Isolotto a Firenze, nel 1960 costava 12 mila lire che oggi dovrebbero equivalere a 163,07 euro: le ultime rilevazioni, però, dicono che gli affitti nella zona dell’Isolotto sono arrivati a 12,05 euro al metro quadrato, quindi per affittare un’abitazione di 80 metri quadrati servono 964 euro al mese.
Sempre nel 1960 l’affitto incideva per il 25% sui redditi degli italiani, mentre oggi, per un neo assunto nella pubblica amministrazione che guadagna 1.400 euro al mese, incide per il 68%. Nel 1960, inoltre, comprare un quadrivani in zona semicentrale a Firenze costava 4 milioni e 200 mila lire che sarebbero pari a 110 mila euro di oggi, quando per i prezzi attuali, invece, ne servirebbero quasi 300 mila.
Un altro modo che può essere molto utile per capire le differenze degli stipendi tra il 1960 e il 2022 è quello di rivolgere l’attenzioni ai prezzi delle automobili. Comprare un’utilitaria nel 1960, per esempio, costava 450 mila lire, una cifra che in proporzione corrisponde a 6.115 euro di oggi a parità di acquisto. Per comprare una Panda, però, oggi servono 14 mila euro.
Il rapporto Excelsior rivela che nella lista delle prime dieci figure professionali più difficili da reperire in Italia ai giorni nostri, al primo posto ci sono dirigenti e direttori che precedono gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche in seconda posizione. Seguono gli operai specializzati, i tecnici in campo sanitario, informatico, ingegneristico e della produzione, davanti a cuochi, camerieri e altri lavoratori dei servizi turistici.