Quali sono le città più ricche d'Italia? Ecco le prime 5
Le prime 5 città della classifica stilata con i dati del Ministero delle Finanze relativi alle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2014
Grazie ai dati del Ministero delle Finanze riguardanti le dichiarazioni dei redditi presentate dagli italiani nell’anno 2014 è stato possibile stilare la classifica delle città più ricche.
A farlo è stata la start-up di studi economici, Twig, che ha effettuato il calcolo rapportando l’importo medio delle dichiarazioni rilasciate ai fini IRPEF dai residenti nelle principali città d’Italia, per calcolare il prodotto interno lordo pro capite e stilare una classifica di cui noi riportiamo le prime cinque città.
La distribuzione della ricchezza nelle grandi città italiane rispecchia quello che ci aspetteremmo osservando altri dati macro-economici, con una dominanza delle grandi città sui piccoli paesi e del nord Italia sul sud, con la sola presenza di Roma i cui abitanti hanno un reddito medio più vicino a quello della parte settentrionale del paese che a quello del meridione.
Al quinto posto della nostra classifica troviamo Bolzano, capoluogo del Trentino Alto Adige, che si trova in questa posizione in virtù dei redditi dichiarati dai suoi abitanti che evidenziano un PIL pro capite di 23.230 euro.
Favorisce questo risultato l’essere capoluogo di una regione a statuto speciale, che porta quindi un maggior trasferimento economico da parte dello Stato ai suoi cittadini con una evidente ricaduta positiva non solo sui servizi e sui bilanci locali ma anche sui redditi dei suoi abitanti.
Firenze, segue a ruota con un PIL pro capite stimato di 23.624 euro. Il capoluogo toscano, culla del rinascimento e meta turistica tra le più importanti in Italia, grazie alle molteplici testimonianze storiche e artistiche che possiede, si assesta al quarto posto. Probabilmente quindi è il turismo a trascinare in alto l’asticella dei guadagni dei residenti nella città dei Medici.
Solo terza, nonostante sia la capitale nazionale, la città di Roma, che si posiziona in zona podio con un PIL pro capite di 24.577 euro. Nonostante la presenza dei Ministeri e dell’organizzazione centrale dello stato non riesce a dominare la scena economica ma si stacca dalla media del centro-sud Italia.
A un passo dalla cima, con un po’ di sorpresa troviamo Bologna. Il capoluogo dell’Emilia Romagna, sfiora la prima posizione con un PIL pro capite stimato per i suoi abitanti di 24.616 euro.
Se vi stupisce trovarla a un passo dal primo posto della classifica è perché la città emiliana viene vissuta come località universitaria e culturale, nonché gastronomica, dimenticando che invece è sede produttiva di importanti aziende che alzano evidentemente i redditi dei suoi abitanti.
Il primo posto non è ovviamente una sorpresa: sarebbe stato certo strano non trovarci Milano. Il capoluogo lombardo si conferma la città più ricca d’Italia con un PIL pro capite di 30.156 euro, cifra nettamente al di sopra dei redditi italiani medi.
La capitale della finanza e della moda, la capitale morale d’Italia, grazie alla presenza della Borsa, delle maggiori aziende italiane e, in generale, grazie a uno sviluppo che non si è mai arrestato da anni continua ad attrarre nuovi residenti da tutta Italia, attratti dalla possibilità di vivere bene e di avere possibilità di lavoro e sviluppo personale.
Aspettative confermate dai numeri della classifica che pongono Milano in vetta con un PIL pro capite che è di circa 1/3 più alto di quello del resto della nazione. Si conferma inoltre unica città italiana a poter competere con le altre città europee dal punto di vista economico.
A livello nazionale vediamo come l’Italia sia un paese preda di forti contraddizioni, con un’oscillazione molto grande tra nord e sud del Paese, ma anche all’interno delle stesse province e regioni.
Andando ad analizzare le dichiarazioni IRPEF presentate dagli italiani nel 2014 possiamo vedere come il reddito medio nazionale si attesti sui 20.500 euro con picchi massimi in nord Italia – circa 30.000 euro medi – e alcune regioni, come la Calabria, in cui il reddito medio si ferma a 14.000 euro.