Le imposte comunali a Roma: una panoramica
Orientarsi tra le tasse di Città Capitale: una breve panoramica sui servizi online
Roma è una delle città con le imposte più alte d’Italia, superando anche Milano di qualche lunghezza. Ecco alcune indicazioni su come interfacciarsi con e gli uffici comunali a riguardo delle imposte comunali. Il Comune ha anche predisposto un’efficiente rete di servizi online.
Per conoscere più da vicino le imposte, non si può che iniziare dalle consuete tasse sulla casa e sui rifiuti, IMU e Tasi (tributo sui servizi indivisibili). Gli utenti, grazie al sevizio online del portale di Roma Capitale, possono provvedere autonomamente al calcolo delle due imposte per l’anno di imposizione selezionato.
I domiciliati a Roma devono, inoltre, provvedere al pagamento dell’addizionale Irpef, fissata sull’aliquota dello 0,9% (nel 2003 l’aliquota era invece ferma allo 0,2%). Il consiglio comunale capitolino ha innalzato nel 2014 la fascia di esenzione dell’addizionale Irpef fino alla soglia di 12.000 euro per tutti i contribuenti. Superata questa soglia, l’addizionale si paga per intero.
I cittadini non residenti, invece, qualora si trovino a soggiornare in uno degli alberghi della Capitale, sono tenuti al pagamento di un contributo di soggiorno. L’ammontare di questo contributo è variabile e oscilla a seconda della qualità della struttura scelta (aumenta progressivamente con le stelle dell’albergo) e dei giorni di permanenza. L’imposta di soggiorno si paga a persona.
Infine, per poter utilizzare e occupare uno spazio pubblico è necessario presentare una domanda di concessione al Municipio (Strutture Territoriali). La domanda deve essere comprensiva di marca da bollo. Successivamente, tramite versamento presso i servizi di Tesoreria, va corrisposto il canone di concessione di suolo pubblico.