Dopo le alluvioni, arrivano temperature oltre la media e siccità: che estate ci aspetta secondo le prime proiezioni meteo a medio termine
Pubblicato:
Nonostante la pioggia, torna la siccità
La drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, distruggendo vite e cancellando intere spiagge del litorale, non influisce sulle prospettive per l’estate 2023. L’acqua tornerà a mancare, nonostante le piogge. “La siccità italiana è un caso unico al mondo”, spiega Erasmo D’Angelis a ‘Repubblica’, “siamo un Paese in cui piove moltissimo, ma che spreca la maggior parte delle sue acque”.
Le precipitazioni in Italia
“Milano è la città più piovosa d'Europa con 1200 millimetri di pioggia in media”, spiega Erasmo D’Angelis, già segretario generale dell'Autorità di bacino dell'Italia Centrale, “e l'Italia tra i 27 Paesi dell'Unione Europea è quinta per precipitazioni dopo Croazia, Irlanda, Austria e Slovenia". Le risorse idriche ci sarebbero pure, continua il professore, il problema è che non vengono immagazzinate.
La disponibilità delle risorse idriche
Nonostante la quantità di precipitazioni degli ultimi mesi abbia cambiato le prospettive per la portata dei fiumi, generando ottimismo soprattutto nel distretto del Po, tra le zone più a rischio d’Italia, l’estate 2023 potrebbe essere ancora caratterizzata dalla carenza di risorse idriche. “Abbiamo avuto tutti i segnali per correre ai ripari di fronte a un clima che sta cambiando”, afferma D’Angelis: “Immagazziniamo meno acqua di tutti gli altri Paesi europei, soltanto intorno al 4% delle precipitazioni. Per fare un paragone, la Spagna ne accumula il 15%”.
Siccità e spreco d’acqua
“Quella attuale è la siccità più lunga da quando sono iniziati i monitoraggi a fine '800 ed è la prima volta che si protrae per quasi un biennio”, precisa D’Angelis, ma il problema è lo spreco. “Preleviamo 34 miliardi di metri cubi sui 301 miliardi di metri cubi di precipitazioni, una quantità che può bastare per due Italie”, spiega il professore, “ma di quei 34 miliardi di metri cubi arrivano a destinazione 26 miliardi”.
Eventi estremi e siccità
La siccità inoltre contribuisce a creare condizioni drammatiche come quelle viste in Emilia Romagna e nelle Marche: “Quando viene giù l'acqua che in genere cade in mezzo anno è evidente che se non esistono strutture adeguate succede il disastro”, spiega D’Angelis, “perché i terreni siccitosi respingono l'acqua e quando sono saturi come ora smettono di assorbirla”. Gli eventi estremi preoccupano anche per la produzione agricola: pioggia e grandine hanno già decimato le ciliege, mettendo a rischio la produzione dell’intera stagione.
Le anticipazioni sul meteo
Le prime anticipazioni sul meteo dell’estate 2023 sembrano confermare i timori degli esperti, con temperature oltre la media e un aumento delle ondate di calore. Secondo le previsioni dell’ECMWF (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine), avremo “temperature oltre la media nella maggior parte del continente europeo”. Per quanto riguarda l’Italia, sono previste temperature di 0,5 - 1° C sopra la media per tutta l’estate, con picchi fino a +2°C nel mese di luglio.
Sarà un’estate piovosa?
Secondo le previsioni dell’ECMWF, tra giugno e agosto 2023 il nord Europa sarà caratterizzato da un clima secco e siccitoso, mentre “è prevista maggiore piovosità nelle regioni centro-meridionali del continente”. Ciò potrebbe indicare, si legge nel report del Centro Europeo, una stagione caratterizzata da diverse perturbazioni, che sembra torneranno a interessare soprattutto il nord e la fascia adriatica.
Caldo anomalo in tutta Europa
Le previsioni elaborate oltreoceano dal National Centers for Environmental Prediction (NCEP) confermano sostanzialmente quelle del Centro Europeo: le temperature saranno “più alte del normale nella maggior parte del continente”, con le anomalie più gravi concentrate nell’Europa centrale.
Che estate possiamo aspettarci per il 2023
Secondo i grafici elaborati dal NCEP, tra giugno e agosto 2023 ondate di caldo anomalo potrebbero interessare la Puglia, con temperature di 2°C oltre la media. Temperature nella media invece in Sardegna, Calabria e costa adriatica. Sull’Italia centrale e settentrionale si preannuncia un’estate piuttosto piovosa, con possibili anomalie nelle precipitazioni sulle Alpi orientali, in Toscana e sull’appennino.
Le previsioni per giugno 2023
Stando alle previsioni mensili dell’Aeronautica Militare, il mese di giugno sarà caratterizzato da un graduale ritorno alla normalità, nonostante la persistenza di una certa instabilità soprattutto nelle regioni del centro, che si protrarrà fino alla terza settimana del mese. Per l’arrivo del caldo, insomma, bisognerà pazientare almeno fino a fine mese.
Nonostante le alluvioni che hanno colpito l’Italia nel maggio più piovoso degli ultimi 20 anni, l’estate 2023 si preannuncia caratterizzata da una forte siccità. L’enorme quantità di precipitazioni che ha colpito l’Emilia Romagna cambia lo scenario per quanto riguarda la portata dei fiumi, ma non è sufficiente per metterci al riparo da un’estate siccitosa.
Secondo Erasmo D’Angelis, presidente della Fondazione Earth Water Agenda, il problema è che il nostro Paese “spreca la maggior parte delle sue acque”: in Italia piove abbastanza, spiega il professore intervistato da ‘Repubblica’, ma accumuliamo poca acqua.
Nel frattempo, le prime proiezioni ufficiali per l’estate 2023 parlano già di temperature più alte della media e di un’instabilità che rischia di protrarsi ancora per alcuni mesi.