I jeans sono genovesi, altro che americani
Uno dei capi che hanno fatto la storia e che in molti associano agli U.S.A. in realtà è nato in Italia e più precisamente a Genova.
Adatti a qualsiasi occasione, mondana o casual che sia, oggi i jeans sono tra i capi più gettonati ed alla moda, utilizzati da chiunque a qualunque età. Ma forse non tutti sanno che in origine, il jeans era considerato un tessuto buono solo per la sua resistenza e per il prezzo molto contenuto. La storia di questo intramontabile capo risale al XV secolo quando a Genova, questo particolare tipo di tessuto simile al fustagno e di colore blu, veniva impiegato per fabbricare i sacchi per le vele delle navi e per coprire le merci nel porto. Poiché molto resistente, venne poi utilizzato anche per le tute da lavoro di operai e marinai. Il nome blue jeans, infatti, si dice derivi dal francese “bleu de Genes“, blu di Genova, in onore del terso cielo che sovrasta la città ligure.
Ci volle, però, quasi un secolo perché l’idea del jeans come capo d’abbigliamento sbarcasse oltralpe e si diffondesse inizialmente tra i lavoratori inglesi per poi giungere negli Stati Uniti, dove, grazie a Levi’s Strauss diventa un must have. Con la fine della Seconda Guerra Mondiale il blue jeans diventa un capo alla moda, non più usato esclusivamente dagli operai, ma il pantalone di cui più nessuno può fare a meno. Grande slancio fu dato anche dai divi americani, come Elvis Pretsley e James Dean, spesso immortalati nei loro aderenti jeans. Negli anni, il tessuto di origini genovesi venne impiegato anche per giacche, gonne ed addirittura borse. Da allora l’ascesa di questo indumento, il blue jeans, non si è più arrestata, diventando in assoluto il pantalone più famoso del mondo.