I 10 migliori ristoranti secondo TripAdvisor: tra miti, conferme e qualche sorpresa
Da Bergamo a Ragusa, dal lago di Garda ad Alba, gli utenti hanno incoronato i locali top dove mangiare: molti gli stellati e gli chef famosi, ma in testa c'è un "estremista" veneziano
10. Ristorante Da Vittorio – Brusaporto (BG)
La cucina è guidata da Enrico e “Bobo” Cerea, che si mantengono sulle orme del padre Vittorio mescolando “tradizione lombarda e genio creativo”.
- Il piatto da non perdere: i Paccheri alla Vittorio, una pasta alla salsa di pomodoro (San Marzano e Piccadilly) e Grana Padano tanto semplice quanto memorabile
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9. Ristorante Don Alfonso 1890 – Sant’Agata sui Due Golfi (NA)
- Il piatto da non perdere: il Vesuvio di Rigatoni su leggero ragù di pomodori, un vulcano di maccheroni serviti in piedi con i pomodori San Marzano al posto della lava, la mozzarella e la ricotta a fare il magma e le polpettine di carne come le pietre del Vesuvio. Un piatto dedicato, dietro sue accorate insistenze, a Maria Orsini Natale, la scrittrice autrice di “Francesca e Nunziata”
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8. Enoteca Pinchiorri – Firenze
- Il piatto da non perdere: i pici con le briciole, una pasta senza uova saltata con olio, aglio, erbe e briciole di pane avanzato
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7. La Pergola – Hotel Rome Cavalieri, Roma
- Il piatto da non perdere: i fagottelli alla carbonara, reinterpretazione del classico romano con il pecorino racchiuso nel ripieno e il guanciale “nascosto” nella salsa
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6. Esplanade – Desenzano del Garda (BS)
- Il piatto da non perdere: una o più proposte della ricca e golosa carta degli antipasti
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5. La terrazza dell’Eden – Roma
- Il piatto da non perdere: spaghettine cacio e pepe del Madagascar al profumo di boccioli di rose, reinterpretazione del classico romano accompagnato da una boule che diffonde sul tavolo un “fumo” al profumo di rosa
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4. Piazza Duomo – Alba
- Il piatto da non perdere: non a caso, l’Insalata 21… 31… 41… composta, in base alle diverse stagionalità, dalle 21 alle 51 tipologie di erbe e insalate diverse, condite con olio alle erbe e aceto (rigorosamente di Barolo)
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3. Ristorante Duomo – Ragusa
- Il piatto da non perdere: la ricciola con fiori di capperi iblei e olive nere “Fiore” farcite di pasta di mandorla pizzuta di Avola, con baccelli di fagiolini e salsa fumè. Una ricetta che è valsa a Sultano l’ingresso tra i 100 chef che hanno cambiato la cucina italiana
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2. Pipero al Rex – Roma
- Il piatto da non perdere: in realtà sono due, l’estroso trippa e cozze con spuma di pecorino e l’agnello irlandese al tè affumicato Lapsang Souchong con “idea” di alici e salsa di lamponi
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1. Ristorante Riviera – Venezia
I prodotti usati nella cucina sono prevalentemente locali (oltre 220 i fornitori) e variano da quelli di mare e laguna a quelli terragni e di montagna (in menù compaiono anche cervo, cinghiale e stambecco), tutti trattati “con semplicità e rispetto”. Proprio come gli ospiti, che apprezzano in particolare il piacere di mangiare sulle fondamenta del quartiere Dorsoduro mentre davanti agli occhi barche e navi scivolano via nel Canale della Giudecca.
- Il piatto da non perdere: secondo Cremonini sarebbe un bicchiere d’acqua “buona e giusta”; per chi aspira a qualcosa di più sostanzioso, il fegato alla veneziana, cucinato rigorosamente nella padella vecchia, che magicamente aggiunge al piatto il suo gusto inconfondibile
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