Dalla ristorazione agli alberghi, passando per cibi e bevande, scuole, l'acqua, i servizi e gli alloggi: ecco quali sono le città più care in Italia
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Cosenza
Cibi e bevande rappresentano una delle categorie di prodotti più colpiti dall'inflazione: secondo la classifica stilata dall'Unione Nazionale Consumatori, la città più cara d'Italia è Cosenza, con un aumento del 16% rispetto all'anno precedente.
Ascoli Piceno
Ascoli Piceno risulta la seconda città più cara d'Italia per cibo e bevande alcoliche, con un incremento dei prezzi del 14,2% che si traduce in un aumento pari a 773 euro all'anno. Seguono Viterbo, Imperia, Padova, Terni, Gorizia, Ravenna, Udine, Macerata, Pistoia e Verona.
Catania
In base all'analisi condotta dall'Unione Consumatori sui dati Istat, Catania è la città d'Italia dove si spende di più per la fornitura dell'acqua e per i servizi vari connessi all'abitazione. Se la media Nazionale dell'inflazione è del +1,85, a Catania si arriva un incremento del 16,4%.
Bolzano
Nella categoria fornitura dell'acqua e servizi connessi all'abitazione, dopo Catania è Bolzano la città che risente maggiormente dell'inflazione. Inserita nella classifica delle migliori città dove vivere in Italia, per i costi dell'acqua Bolzano recede Verona, Como, Rovigo, Pisa, Massa-Carrara, Cremona, Mantova e Milano.
Ancona
La ricerca dell'Unione Consumatori ha posto la lente d'ingrandimento anche sulla spesa che riguarda la scuola dell'infanzia e l'istruzione primaria: qui la città più cara del nostro Paese è Ancona, dove si paga il 12,1% in più rispetto al 2021.
Como
Aumenti per la scuola dell'infanzia anche a Como dove si registra un incremento del 12% in più nel giro di un anno. Seguono Bergamo al terzo posto con il 9,5% in più, Firenze con l'8,2%, Benevento con l'8,1%, Roma con il 5,5% e Pordenone con il 5,3%.
Palermo
Palermo è la seconda città d'Italia dove l'inflazione annua relativa al mese di settembre si è fatta sentire di più sul fronte della ristorazione. In questa classifica al primo posto c'è Cosenza, prima anche nella categoria riservata a cibo e bevande.
Trapani
Dall'analisi dell'Unione Nazionale Consumatori si evince che i servizi di alloggio comprendenti alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, campeggi, villaggi vacanze e ostelli della gioventù costano il 16% in più a settembre rispetto all'anno scorso. Qui la città più cara è Trapani con un aumento del 45,5% nel giro di un anno.
Verona
Dietro Cosenza e Palermo troviamo Verona, terza nella classifica dei rincari per la ristorazione. Seguono Cesena, Sassari, Brescia, Viterbo, Olbia, Gorizia, Pistoia e Trento.
Milano
Milano, inserita nella classifica delle mete preferite per le vacanze dei turisti stranieri, è la seconda città italiana con il rincaro più alto nei prezzi dei servizi di alloggio: gli alberghi, nel Capoluogo della Lombardia, costano il 43,8% in più rispetto al mese di settembre del 2021. A Venezia l'incremento su base annua è stato del 34,2%, mentre a Firenze del 29,2%. Nella classifica delle città più care per gli alloggi, Campobasso occupa il quinto posto davanti a Roma, Bologna, Napoli, Pisa e Lucca.
L’Unione Nazionale Consumatori ha analizzato gli ultimi dati Istat relativi al mese di settembre, ponendo l’attenzione sui rincari che hanno riguardato ogni città d’Italia. In base allo studio sono state stilate le classifiche delle città più care nel nostro Paese, divise per categorie: cibo e bevande alcoliche, acqua e servizi, scuola, ristorazione e alberghi e agriturismi.