Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.
Danilo Iervolino – Salernitana
Fonte: ANSA
All'undicesimo posto nella classifica dei proprietari più ricchi del calcio italiano troviamo Danilo Iervolino: secondo quanto riferito da Forbes il patrimonio dell'imprenditore campano, patron della Salernitana e a capo della casa editrice BFC Media, è di un miliardo di dollari.
Marco e Veronica Squinzi e Simona Giorgetta – Sassuolo
Fonte: ANSA
Posizione numero dieci per Marco e Veronica Squinzi e Simona Giorgetta del Sassuolo, già presenti nelle classifiche dei giovani miliardari italiani: i tre vantano un patrimonio di 1,1 miliardi di euo a testa.
Famiglia Percassi – Atalanta
Fonte: ANSA
Patrimonio di 1,6 miliardi di dollari e nona posizione per la famiglia Percassi dell'Atalanta, società bergamasca che nel 2024 ha vinto il suo primo trofeo internazionale, l'Europa League conquistata battendo in finale i tedeschi del Bayer Leverkusen.
Giovanni Arvedi – Cremonese
Fonte: ANSA
Stando alla classifica stilata da Forbes, l'ottavo proprietario più ricco di una squadra italiana è Giovanni Arvedi: patrimonio di 1,8 miliardi di dollari per l'imprenditore che nel 1985 ha fondato la holding del settore della siderurgia Finarvedi SpA e nel 2007 è diventato il proprietario dell'Unione Sportiva Cremonese, la squadra di calcio di Cremona.
Pier Silvio e Marina Berlusconi (Monza)
Fonte: ANSA
Settima posizione per Pier Silvio e Marina Berlusconi a capo del Monza, società che vorrebbe intitolare lo stadio alla memoria di Silvio Berlusconi: il patrimonio dei due eredi del Cavaliere è di 2,1 miliardi di dollari ciascuno secondo la classifica di Forbes.
John Elkann – Juventus
Fonte: ANSA
C'è John Elkann al sesto posto della graduatoria che mette in fila i proprietari più ricchi del calcio italiano. Elkann, tra gli eredi della famiglia Agnelli, è amministratore delegato di Exor, società di investimento a capitale variabile che ha tra i suoi investimenti anche la Ferrari e la Juventus, la squadra più tifata d'Italia.
Renzo Rosso – Vicenza
Fonte: ANSA
Con un patrimonio di 3,7 miliardi di dollari, Renzo Rosso è il quinto proprietario più ricco del calcio italiano. Il patron del Vicenza è fondatore e azionista del marchio di abbigliamento Diesel e presidente di OTB Group, holding che controlla i brand di moda Diesel, Maison Martin Margiela, Marni, Jil Sander, Viktor e Rolf, Staff International e con una quota di minoranza, Amiri.
Famiglia Saputo – Bologna
Fonte: ANSA
Quarta posizione per la famiglia Saputo (4,3 miliardi di dollari) a capo del Bologna, società che al termine della stagione 2023/2024 ha conquistato la sua prima qualificazione in Champions League. Il presidente del club emiliano è Joey Saputo, figlio di Emanuele "Lino" Saputo, fondatore della Saputo Incorporated che è una delle maggiori industrie del nord America nel campo dei latticini.
Dan Friedkin – Roma
Fonte: ANSA
Il patrimonio di Dan Friedkin, uno dei miliardari delle auto più ricchi al mondo, è di 4,3 miliardi di dollari secondo quanto riferito da Forbes: una cifra che piazza il patron della Roma al terzo posto della classifica dedicata ai proprietari di squadre di calcio italiane più facoltosi.
Rocco Commisso – Fiorentina
Fonte: ANSA
Al secondo posto nella graduatoria di Forbes che mette in fila i proprietari più ricchi del calcio italiano, con 8 miliardi di dollari troviamo Rocco Commisso: l'imprenditore italo-americano, fondatore di Mediacom, nel 2019 ha acquisito la Fiorentina rilevandola dalla presidenza dei fratelli Della Valle.
Michael Bambang Hartono – Como
Fonte: ANSA - EPA/BAGUS INDAHONO
Il proprietario più ricco del calcio italiano è Michael Bambang Hartono, patron del Como, società che nel 2024 è tornata in Serie A dopo un'attesa durata vent'anni: l'indonesiano, insieme al fratello Roberta a capo del colosso del tabacco Djarum, ha un patrimonio di 47,3 miliardi di dollari.
Chi sono i proprietari più ricchi del calcio italiano? Lo rivela Forbes che ha stilato la classifica dei “paperoni” a capo delle squadre del nostro Paese. Nei primi dieci posti della graduatoria trovano posto anche imprenditori stranieri che hanno deciso di investire nei club di Serie A e di Serie B.