Castello di Sammezzano, nuovo appello per il gioiello abbandonato
È una delle più splendide opere architettoniche italiane dell'800, ed è in stato di degrado: il nuovo appello per salvare il Castello di Sammezzano
Il Castello di Sammezzano è uno dei più splendidi esempi di architettura orientalista in Italia, ma da anni versa in stato di completo abbandono. Un enorme danno per il patrimonio culturale del nostro Paese, un rischio – quello di dover dire addio a questo capolavoro – che non possiamo correre. Per questo è apparso un nuovo appello che sprona il Governo ad intervenire.
Castello di Sammezzano, l’appello per salvarlo
Dalla piattaforma Change.org è partita una nuova petizione per salvare il Castello di Sammezzano. L’obiettivo è quello di convincere le autorità a fare qualcosa affinché questo gioiello italiano non cada definitivamente nell’abbandono, stato in cui versa ormai da alcuni decenni. Acquistato nel 1999 da una società inglese, il castello è lasciato all’incuria.
Colpa della burocrazia italiana, secondo i suoi proprietari. Sarebbe questo l’ostacolo principale ad una migliore gestione dell’immobile, che richiede certamente un notevole impegno. Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha tentato di intervenire, con un appello lanciato ormai oltre un anno fa al Ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.
“Il FAI non potrà mai sobbarcarsi una cosa del genere. Solo lo Stato può intervenire” – aveva dichiarato Andrea Carandini, presidente dell’associazione. Una presa di posizione condivisa da molti italiani, che nel 2020 hanno votato il Castello di Sammezzano come uno dei Luoghi del cuore del FAI – giunto in seconda posizione, alle spalle della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia).
Ma l’appello non aveva avuto i risultati sperati, quindi ora è partita una petizione che ha già raccolto quasi 25mila firme. Per poter salvare il castello, l’ideale sarebbe che lo Stato faccia una proposta d’acquisto ai suoi proprietari. Tuttavia, una collaborazione tra questi ultimi e le istituzioni pubbliche rappresenterebbe un enorme passo avanti nella tutela di uno dei beni più incantevoli del nostro Paese.
Per il momento, qualcosa si sta muovendo. La soprintendenza fiorentina ha infatti previsto degli interventi per il parco che circonda il castello, lavori di restauro per la casina cinese e uno dei ponti che attraversano la proprietà. Un piccolo traguardo verso l’obiettivo finale.