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Il caldo risveglia il granchio blu: cosa sta succedendo in Veneto

Nel Polesine i pescatori hanno sospeso la pesca per carenza del prodotto dato che il caldo ha risvegliato il granchio blu che ha ripreso le attività

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Il granchio blu, una delle specie aliene, più diffuse nei nostri mari con l’aumento delle temperature ha ripreso a colpire gli allevamenti di molluschi nelle acque dell’Adriatico. La situazione più critica è stata riscontrata nella zona del Delta del Po dove molte Cooperative hanno dovuto fermare la pesca.

Stop alla pesca di vongole in Veneto a causa del granchio blu

L’Italia è stata a lungo non solo il primo produttore europeo di vongole veraci ma anche uno tra i primi al mondo. Purtroppo, dal 2023 questo primato è venuto meno a causa della presenza del granchio blu, crostaceo noto anche come granchio reale blu. Fino a qualche anno fa il granchio blu era una specie delle coste atlantiche mentre ora ha praticamente invaso gran parte delle acque italiane. Nell’estate 2023 il granchio blu ha causato molti danni agli allevamenti di vongole e molluschi in generale tanto che le regioni di Veneto ed Emilia-Romagna avevano richiesto al Governo lo stato di emergenza.

Solitamente in inverno l’attività dei granchi diminuisce per riprendere poi nelle stagioni più calde. Quest’anno, però, l’innalzamento delle temperature ha anticipato la sua ripresa delle attività e questo sta causando molti danni ai pescatori. In particolare, in Veneto nella località di Porto Tolle da sempre nota per la produzione delle vongole si stanno registrando diversi problemi tanto che le 14 cooperative del Consorzio pescatori del Polesine hanno deciso di sospendere la pesca per carenza del prodotto.

A denunciare la grave situazione è stata Fedagripesca-Confcooperative che tramite il suo vicepresidente Paolo Tiozzo ad ‘Ansa’ ha spiegato: “Visto che a oggi abbiamo perso oltre il 70% delle vongole, dobbiamo trovare il modo di convivere con questo nuovo scenario per salvare il futuro di imprese e lavoratori.” Negli anni precedenti venivano raccolti più di 300 quintali di vongole, mentre ora ne vengono pescati solo 7-8 quintali. Ma la situazione risulta critica non solo nelle coste venete manche in Emilia-Romagna, tra Goro e Comacchio.

L’allarme granchio blu in Italia

Il granchio blu, un crostaceo che appartiene alla famiglia dei Portunidi, è considerato una specie aliena per i nostri mari e ora sta mettendo a dura prova l’ecosistema marino e tutti i settori a questo connesso. I pescatori italiani, infatti, stanno subendo delle importanti perdite economiche dato che il granchio blu attacca cozze e vongole e si ciba di pesci appena nati come sardine e acciughe, i gamberetti e i cefali.

Mattia Lanzoni ricercatore in ecologia dell’Università di Ferrara sempre ad ‘Ansa’ ha spiegato che anche i cambiamenti climatici stanno rendendo più difficile la situazione: “I cambiamenti climatici rendono complicato fare ipotesi sui comportamenti di questa specie che va ancora molto studiata. È in grado di creare in mare colonie fino a 3 miglia dalla costa e nelle acque interne fino a 120 chilometri dalla foce di fiumi.”

Questa vera e propria emergenza si è sentita molto anche nel periodo natalizio quando i prezzi delle vongole erano letteralmente saliti alle stelle. Attualmente l’unica soluzione che si conosce per affrontare questa invasione è quella di catturare il granchio e utilizzarlo in cucina. Ci sono già stati alcuni chef, come Alessandro Borghese o Gino Sorbillo, che hanno proposto le ricette con l’utilizzo del granchio blu.

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