I 10 borghi d'Italia ideali per il distanziamento sociale
Da Casoli a Strassoldo, passando per Tropea, Bassano in Teverina e Lucignano: i dieci borghi italiani perfetti per il distanziamento sociale
In tempi di pandemia, alcuni comuni, più di altri, possono garantire il distanziamento sociale e accogliere i visitatori in base alle disposizioni del Governo in materia di sicurezza. In Italia, terra ricca di borghi, ce ne sono diversi che per posizione, patrimonio architettonico o naturale, sono da considerarsi perfetti per il distanziamento sociale. Ecco una selezione dei 10 più caratteristici.
Monteleone d’Orvieto, l’isola rossa che sorge su un mare verde
Monteleone d’Orvieto è un borgo che regala un panorama spettacolare dell’Appennino Umbro. Circondato da foreste e ruscelli, la cittadina di Monteleone è soprannominata “l’isola rossa che sorge su un mare verde” per via dei caratteristici mattoni rossi con i quali sono costruiti molti suoi edifici.
Casoli, ai piedi del Massiccio della Majella
Inserito nell’elenco dei Borghi più Belli d’Italia, Casoli è un comune dell’Abruzzo che sorge ai piedi del massiccio della Majella. Il suo centro storico è raccolto attorno al castello ducale ed è arroccato su un colle situato alla destra del fiume Aventino.
Bassano in Teverina, il cuore della Tuscia selvaggia
Considerato il cuore della Tuscia selvaggia, Bassano in Teverina è un piccolo borgo in provincia di Viterbo che si trova in una posizione dominante rispetto alla sottostante valle del Tevere, sulle ultime propaggini settentrionali dei Monti Cimini.
Montechiarugolo, il “segreto” del Parmigiano Reggiano
Montechiarugolo è un comune policentrico della provincia di Parma, articolato in cinque frazioni, ognuna sede di consulta frazionale: Basilicagoiano, Basilicanova, Montechiarugolo, Monticelli Terme e Tortiano. Famoso per la produzione del latte dal quale viene realizzato il Parmigiano Reggiano, nel territorio di Montechiarugolo c’è un antico castello difensivo costruito per volere dei Sanvitale nel 1121.
Monte Sant’Angelo, la cittadella bianca della Puglia
Monte Sant’Angelo è considerata la cittadella bianca della Puglia, per via delle pittoresche case bianche che contraddistinguono questo splendido borgo in provincia di Foggia che sorge su uno sperone del Gargano e si affaccia sul golfo di Manfredonia.
Tropea, la piccola Atene della Calabria
Tropea, soprannominata la piccola Atene della Calabria, è una vera e propria perla del Mar Tirreno. Borgo della provincia di Vibo Valentia, è il centro più importante della Costa degli Dei. Uno dei simboli di Tropea è il Santuario di Santa Maria dell’Isola, che sorge su un promontorio di fronte alla cittadina.
Vitorchiano, la patria del peperino
Vitorchiano è un comune della provincia di Viterbo che dista appena 70 chilometri da Roma. Il suo territorio è caratterizzato da un paesaggio collinare ricco di boschi di querce, faggi, olmi e castagni. Situato ai pieni dei monti Cimini, Vitorchiano è noto per le attività legate alla lavorazione del peperino, roccia magmatica tipica delle zone del Viterbese e dei Colli Albani.
Strassoldo, il borgo dei due castelli
Strassoldo è una frazione del comune di Cervignano del Friuli, in provincia di Udine, e rappresenta uno dei più suggestivi esempi di antico borgo medievale estremamente ben conservato. Il suo complesso monumentale è diviso in due: il Castello di Sotto, al quale si accede attraverso la Porta Cisis, e il Castello di Sopra che si raggiunge superando un ponte.
Lucignano, la perla della Val di Chiana
Lucignano sorge su un colle a sud-ovest di Arezzo: questo piccolo borgo, conosciuto come la perla della Val di Chiana, ha origini antichissime e risale ai tempi degli Etruschi. Tra i monumenti più interessanti e ricchi di storia ci sono il Castello di Lucignano e il santuario della Madonna delle Querce.
Morro d’Alba, l’antica “Curtis”
Distante 10 chilometri dal mar Adriatico, Morro d’Alba è un piccolo borgo delle Marche che domina la campagna circostante. Chiamato anticamente “Curtis”, come testimoniato da un atto imperiale di Federico I, questo comune marchigiano è famoso per la produzione del vino Lacrima di Morro D’Alba, chiamato così per la particolare goccia che fuoriesce dal grappolo d’uva quando giunge a maturazione.