Apritimoda: i templi dello stile italiano aprono le porte al pubblico
Le più famose case di moda di Milano aprono le porte dei propri laboratori e uffici, luoghi segreti dove stile ed eleganza si materializzano
Il 21 e il 22 ottobre le porte degli atelier più raffinati di Milano si aprono alla curiosità del grande pubblico per consentire un’immersione nel cuore della creatività con “Apritimoda” l’evento che apre le porte delle maison più famose del mondo allo sguardo di degli appassionati di stile. Occhi liberi sugli archivi e gli uffici di stile, templi eleganza dove è stata fatta la storia della moda mondiale e dove i nuovi talenti trasformano stoffe e ricami in capolavori di stile.
Da Agnona a Trussardi, da Alberta Ferretti a Prada passando per Antonio Marras, Moncler, Curiel e Missoni, senza dimenticare Ermenegildo Zenga ed Etro e naturalmente Fondazione Ferrè, Giorgio Armani e Versace. Sono 12 le divinità dello stile che hanno aderito ad “Apritimoda! ” per spalancare i luoghi sacri dello stile italiano.
Il progetto nasce da una una felice intuizione di Cinzia Sasso, giornalista che ha realizzato l’evento assieme al Ministero dello Sviluppo Economico, del comune di Milano, di Camera della Moda, Fai ed Altagamma.
A fare da Cicerone ai visitatori ci saranno gli studenti di moda, stilisti del futuro che racconteranno i segreti e le curiosità che si annidano in queste importanti scrigni di fashion e style.
Ogni casa di moda ha scelto un modo particolare per raccontare la propria storia e le proprie peculiarità al grande pubblico appassionato di moda, dalle mostre fotografiche, alle esposizioni sartoriali che ripercorrono la vita, i percorsi e l’evoluzione dello stile che ha reso riconoscibile in tutto il mondo il made in Italy.
«L’evento si muove nel solco auspicato dal sindaco Giuseppe Sala che richiama la necessità di una moda sempre più aperta alla città – ha commentato il presidente della Camera nazionale della moda, Carlo Capasa – Abbiamo a che fare con una moda che si sta tramutando e che è sempre più aperta a fornire messaggi inclusivi.
Molto entusiasta anche il sindaco che ha sottolineato quanto un’iniziativa del genere rafforzi l’idea di una Milano aperta al mondo, capace di abbracciare la curiosità e la voglia di scoprire dei cittadini di Milano amanti della moda e dei tanti turisti desiderosi di conoscere i segreti dei templi dello stile italiano.