Achille Lauro sbarca al museo MUDEC di Milano
Achille Lauro sbarca al Museo: il nuovo libro, un evento performativo in stile Abramović e l'apertura di una mostra dedicata alla vita artistica del cantante
Achille Lauro ha deciso ormai da tempo di abbracciare un’estetica a tratti “estrema”, cifra riconoscibile e centrale nell’espressione artistica del cantautore e rapper che ha acceso gli animi del Festival di Sanremo.
Achille Lauro, classe 1990, eccede di molto la definizione di cantante: con all’attivo già due libri pubblicati per Rizzoli, ha esposto al Museo Nazionale del Cinema di Torino ed è dal 2018 anche produttore e attore cinematografico.
Nel 2019 è stato protagonista di “Happy Birthday”, cortometraggio di Lorenzo Giovenga presentato alla 76ª Mostra del Cinema di Venezia, e nello stesso anno è uscito su Sky “No Face 1”, il documentario autobiografico diretto dallo stesso Lauro.
Achille Idol is present. Photo book experience
Non stupisce più di tanto che Lauro de Marinis – Achille Lauro solo sul palco – abbia scelto un museo per la presentazione del suo nuovo libro fotografico.
Il libro “Achille Lauro”, edito da 24 Ore Cultura, sarà presentato ai fan il prossimo 22 Settembre al MUDEC, il museo delle Culture di Milano.
“Achille Idol is present. Photo book experience” è l’evento speciale dedicato ai fan, in puro stile Lauro: nel pomeriggio, accessibile su prenotazione tramite la piattaforma Eventbrite, l’artista firmerà alcune copie del libro.
Non sarà ovviamente una canonica firma di copie con consegna a mano: come scritto nel programma dell’iniziativa “il libro è il medium, Lauro il Messaggio”; alla firma delle copie sarà associata una speciale performance, un’installazione vivente di cui non si sa ancora molto.
Alle 19.30 Achille Lauro si confronterà poi con esperti del mondo dell’arte, passando in rassegna le ultime performance del cantante ed alcune foto presenti all’interno del nuovo libro. Il talk sarà fruibile anche online, sui canali streaming del Sole 24 Ore, sponsor dell’iniziativa ed editore del testo.
Dopo aver ispirato e fatto discutere vestendo i panni del San Francesco di Giotto e della Pietà di Michelangelo, nel video di “Me ne frego”, Achille Lauro abbraccia definitivamente l’espressione artistica contemporanea, e lo fa associando all’evento di presentazione del nuovo libro un’esposizione intima e affascinante di quello che è stato sino ad oggi il suo percorso artistico.
La camera delle meraviglie di Achille Lauro
Nel corso della presentazione del libro fotografico, verrà inaugurata anche una grande mostra, visitabile fino al 10 Ottobre, che espone gli abiti più celebri di Gucci indossati da Lauro, ma anche oggetti di scena e curiosità.
La mostra al MUDEC di Milano, che si snoda lungo un percorso di oltre venti metri, intende essere “un’esplosione 3D del libro”, ed accompagnare così il pubblico in un viaggio che dalle immagini arriva a far assaporare l’intera esperienza Lauro.
De Marinis, che ha esposto la sua prima opera performativa “Love is Love” durante la 35esima edizione del Lovers Film Festival al Museo Nazionale del Cinema di Torino, propone ai visitatori della mostra un percorso inatteso, che unisce la perfezione scenica alla quotidianità.
Saranno esposti strumenti musicali, abiti ma anche parrucche e tazzine di caffè sporche di rossetto, diari ed appunti di viaggio di Achille Lauro. Con questa iniziativa, l’artista De Marinis sembra abbracciare definitivamente un’immagine di sé legata all’arte contemporanea e performativa.
“Achille Idol is present” è il titolo dell’iniziativa organizzata al MUDEC di Milano: il riferimento, piuttosto chiaro, è alla celebre performance di Marina Abramović “The Artist is present”.
La performance del 2010 impegnò le sale del MoMA di New York con una installazione vivente in cui la Abramović – seduta ad un tavolo nel mezzo del museo – offriva un silenzioso scambio di emozioni a chi le si sedeva di fronte.
“L’evento consisterà in una mia installazione vivente, tributo alla celeberrima e iconica Artista Marina Abramović”, spiega Achille Lauro sui social, “e nell’inaugurazione di un allestimento still life di backstage delle mie performance Sanremesi”, che ha preso il già iconico titolo di “La camera delle meraviglie”.