I 4 pesci "alieni" che hanno invaso il Mar Mediterraneo
Pesce palla maculato, pesce scorpione, pesce coniglio scuro e striato: sono le 4 specie tropicali pericolose che ISPRA e CNR invitano a segnalare
Sono arrivati nel Mediterraneo dal Canale di Suez: il pesce palla maculato, il pesce scorpione, il pesce coniglio scuro e il pesce coniglio striato sono specie aliene, molto invasive, che vengono sempre più spesso avvistate nei nostri mari.
Le quattro specie sono protagoniste della campagna “Attenti a quei 4”, di ISPRA e Istituto per le risorse biologiche e biotecnologiche marine del CNR, che insegna alla cittadinanza come riconoscere i quattro pesci tropicali e invita a segnalarne eventuali avvistamenti.
Quali sono i quattro pesci alieni nel Mediterraneo
Sono quattro le specie aliene invasive di origine tropicale arrivate nei nostri mari a cui prestare attenzione, come si legge nel comunicato stampa di ISPRA e CNR-Irbim, “per evitare spiacevoli incidenti”.
Si tratta di quattro pesci tropicali, tutti molto invasivi e già segnalati sulle nostre coste, che è importante saper riconoscere: questi pesci infatti, oltre a costituire una seria minaccia per l’ecosistema del Mediterraneo, sempre più caldo e popolato di specie aliene, possono essere anche pericolose per l’uomo.
Il pesce palla maculato (Lagocephalus sceleratus) è il più pericoloso di tutti: possiede infatti una potente neurotossina che lo rende tossico al consumo, anche dopo la cottura. Segnalato per la prima volta nel Mediterraneo nel 2003, ancora sconosciuto, ha causato intossicazioni in Grecia, Turchia, Libano e Israele. Nel 2016 è stato avvistato in Sicilia, e successivamente lungo le coste della Calabria.
Il pesce palla maculato è molto velenoso, tanto che il suo consumo può avere conseguenze letali, ed è dotato di denti possenti che usa per infliggere morsi molto dolorosi. È piuttosto semplice da riconoscere: può raggiungere i 40 centimetri, ha quattro grandi denti, pelle liscia senza squame e macchie scure su dorso e fianchi.
Il pesce scorpione (Pterois miles), invece, si può mangiare. Anzi, consumare più pesci scorpione significa aiutare la biodiversità dei nostri mari, come recita uno spot del MPA-Engage Project, progetto europeo per la salvaguardia delle aree marine protette.
Segnalato per la prima volta in Italia nel 2016, il pesce scorpione è tra le specie più invasive del mondo: pesce bellissimo, spesso usato per abbellire acquari e vasche, Pterois miles va trattato con la massima attenzione: le sue spine, veri e propri aculei, sono molto velenose e possono causare punture molto dolorose anche 48 ore dopo la morte dell’animale.
Cosa fare se si avvista un pesce alieno
Nella campagna “Attenti a quei 4” lanciata dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e dall’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del CNR (CNR-Irbim), vengono segnalate anche due specie di pesce coniglio.
Entrambi commestibili ma con carni definite di scarsa qualità, i due pesci coniglio che hanno colonizzato i nostri mari sono il pesce coniglio scuro (Siganus luridus) e il pesce coniglio striato (Siganus rivulatus).
Giunto nel Mediterraneo da Suez, il pesce coniglio scuro si trova ormai in quantità nei mari italiani: molto invasivo, è un pesce dotato di spine dolorose con cui può infliggere dolorose punture, anche dopo morto.
Il pesce coniglio striato, segnalato più volte in Sicilia, è molto simile alla specie Siganus luridus, anche se generalmente è riconoscibile per la colorazione più chiara. Come quello, con le sue spine velenose può infliggere dolorose ferite.
Se si viene in contatto con una di queste quattro specie aliene è importante documentare il tutto con foto e video, e segnalare l’avvistamento ai tecnici di Ispra e CNR-Irbim.
La campagna “Attenti a quei 4”, patrocinata da Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, Ministero della Transizione ecologica, Ministero della Salute e Comando generale delle Capitanerie di porto, mette a disposizione diversi strumenti per le segnalazioni.
Se si incontra un pesce tropicale, si può inviare un messaggio al numero WhatsApp +3204365210 oppure postare la foto dell’animale nel gruppo Facebook Oddfish, usando l’hashtag #Attenti4.