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A Roma nuovo caso scontrino: 86 euro per una colazione per 2

Nuovo caso scontrino a Roma: in un locale situato nel Centro Storico della Capitale, una colazione per due persone è stata pagata ben 86 euro

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Primo caso scontrino del 2025: è avvenuto a Roma dove una colazione per due è costata 86 euro in un bar situato nel Centro Storico della Capitale.

Caso scontrino a Roma: colazione da 86 euro

Il cliente in questione è un avvocato che in attesa di una udienza ha deciso di offrire la colazione alla propria assistita, recandosi in un bar di Roma. Una volta entrati nel locale, stando a quanto hanno ordinato, si è trattato più di un brunch che di una colazione.

Come riferito dal ‘Corriere della Sera’, i due hanno consumato al tavolo: un panino con la bresaola, una pizzetta con la mozzarella, un croissant salato, due bottigliette d’acqua da mezzo litro (una liscia e l’altra gassata) e due caffè. Fin qui nulla di male, se non fosse per il prezzo pagato: ben 86 euro.

Il racconto del cliente

Quanto accaduto nel bar del Centro Storico di Roma è stato raccontato ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ dal diretto interessato, un avvocato: “Certo, ho un po’ borbottato – ha spiegato il cliente – ma ho pagato, anche per non fare brutta figura con la cliente. D’altronde è colpa mia, sarebbe bastato che prima guardassi il menu. Almeno oggi ho imparato qualcosa, bisogna sempre guardare il menu prima di ordinare. Certo la lezione è stata un po’ cara”.

Il cliente è rimasto amareggiato non tanto per il conto finale, quanto per i prezzi singoli dei prodotti consumati al bar. Nel dettaglio dello scontrino, infatti, si scopre che la pizzetta con la mozzarella è costata 20 euro. Elevato anche il costo del caffè: 7 euro per ogni tazzina. Per non parlare poi dell’acqua: 8 euro per mezzo litro. E il croissant salato è costato 16 euro.

Quello dove è andato in scena il primo caso scontrino dell’anno, non è un locale come gli altri: è stato fondato nel 1760 e nel corso degli anni ha visto come clienti personaggi illustri del calibro di Gabriele D’Annunzio e Gogol. Lo stesso avvocato, al riguardo, ha dichiarato:

“Mi illudo di aver mangiato quel croissant nella stessa sedia e tavolo dove il sommo poeta Gabriele D’Annunzio, tra i miei preferiti, si è formato”. Il legale ha poi rivelato che terrà lo scontrino come prezioso ricordo: “Lo metterò in una teca, perché nessun cliente abbia a dire un giorno che non sono generoso”.

I precedenti casi scontrino

Anche il 2024 era stato un anno caratterizzato da diversi casi scontrino: nel corso del mese i ottobre, per esempio, uno scrittore della provincia di Trento si era ritrovato a dover pagare un prezzo aggiuntivo dopo aver ordinato quattro pizze da asporto.

Nello scontrino lo scrittore aveva notato che al prezzo delle pizze erano stati aggiunti dei costi per il taglio e per i cartoni: per ogni pizza tagliata sono stati calcolati 50 centesimi, mentre ogni cartone d’asporto è costato un euro.

Qualche giorno prima aveva fatto scalpore il conto pagato da due persone in una trattoria di Firenze: nel locale avevano ordinato due risotti e una bottiglia d’acqua, ricevendo un conto finale pari a 101 euro. Nello scontrino i prezzi erano divisi in questo modo: 90 euro per le portate, 3 euro per l’acqua e 8 euro per i coperti.

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