Le streghe di Piazza Vetra
La storia ha tinto di rosso una delle piazze più belle della città di Milano.
Riferimenti di questo genere si trovano anche in altri testi dell’epoca come il De cognitionibus quas habent daemones, opera dello stesso cardinale Borromeo. Qui si riporta la confessione di una strega: “I cibi non erano amari né tanto sgradevoli, ma proprio non avevano quel sapore naturale che sentiamo mangiando comunemente, e che infine ne seguiva disgusto e nausea”. Infatti, si riteneva che queste donne partecipassero a banchetti con il demonio. Il tema della stregoneria è frequente in quegli anni e molti ne furono vittime innocenti. Milano, a differenza di molte altre città, però, non si accanì in maniera cruenta nella caccia alle streghe. Nonostante questo c’è una leggenda che racconta dell’arrivo del diavolo proprio nella città meneghina, con tanto di carrozza con paggi e sei cavalli bianchi il 16 agosto 1630. Tempo dopo, nei pressi della piazza fu eretta una croce, sostituita poi dalla statua di San Lazzaro, il santo che assiste alla sofferenza.