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Arte & Cultura

Guerra in Ucraina, il "caso" del David di Michelangelo a lutto

Reazioni contrastanti alla decisione di coprire a lutto il David di Michelangelo a Firenze: favorevoli e contrari al gesto del sindaco Nardella

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A Firenze, la statua del David di Michelangelo esposta in piazza della Signoria, è stata coperta da un manto nero in segno di solidarietà nei confronti del popolo ucraino alle prese con l’attacco da parte dell’esercito russo.

Un gesto simbolico per lanciare un messaggio al mondo intero: l’idea è di Dario Nardella, il sindaco di Firenze. Il Capoluogo della Toscana ha oscurato uno dei simboli della sua bellezza, il David di Michelangelo, una copia dell’originale del Buonarroti conservato nella Galleria dell’Accademia.

Firenze, David di Michelangelo a lutto: le reazioni

Un enorme telo nero, da qualche giorno, copre interamente la statua. “Ricordiamo le vittime ucraine e anche i giovani militari russi mandati a morire – le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella riportate da Repubblica – Il David è il simbolo della libertà, gli ucraini per noi sono il David che combatte contro la tirannia di Golia. Speriamo di toglierlo presto il drappo. Per il momento l’idea è tenerlo fino alla fine della guerra”.

L’iniziativa del sindaco di Firenze Dario Nardella, però, ha suscitato anche delle reazioni avverse, aprendo un vero e proprio “caso”. Sono diversi i passanti che si sono domandati se il gesto sia necessario: in molti, in un momento di difficoltà, avrebbero voluto poter ammirare l’opera che rappresenta un simbolo di libertà. Qualcuno ha lodato l’iniziativa, proponendo però di togliere quanto prima il drappo scuro, così da permettere a tutti i turisti di poter tornare ad ammirare il David.

La Galleria degli Uffizi, eletta miglior museo al mondo, ha fatto sapere che non oscura le opere d’arte per principio e che il loro compito è quello di poterle mostrare a tutti. Non è la prima volta che il David di Michelangelo viene utilizzato al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica. Era già accaduto negli anni passati: in occasione degli attentati terroristici in Francia, al David era stato fatto indossare il lutto al braccio.

Nel frattempo diversi cittadini ucraini sono arrivati fino in piazza della Signoria per depositare spille e coccarde gialle e blu, i due colori della bandiera dell’Ucraina. Tanti visitatori, incuriositi, hanno posato dei fiori ai piedi della statua, in onore dei caduti di guerra.

Quella situata in piazza della Signoria è la copia del David di Michelangelo, uno dei capolavori del Buonarroti. La copia venne realizzata dallo scultore Luigi Arrighetti, vincitore di un apposito concorso indetto nel 1910.

Tra le opere d’arte più famose del mondo, il David di Michelangelo è stato spesso al centro di polemiche e notizie. Una risale all’ottobre del 2021, quando una riproduzione del David è stata censurata all’Expo di Dubai ed esposta con le sue nudità coperte. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi aveva manifestato tutta la sua disapprovazione, così come il suo collega Achille Bonito Oliva che ha criticato la scelta poiché un’opera d’arte, in quanto tale, non va censurata.

Nel 2020, invece, è stato scoperto un dettaglio del David sfuggito per 500 anni: riguarda la vena giugulare. Michelangelo Buonarroti ha realizzato la vena giugulare del David in maniera molto simile a come si presenterebbe quella di un giovane in buona salute che si trova in uno stato di eccitazione, poiché intento ad affrontare un avversario difficile da sopraffare, il gigante Golia.

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