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Arte & Cultura

A Firenze sta per aprire la stanza segreta di Michelangelo

Cappelle Medicee, la stanza segreta di Michelangelo scoperta nel 1975 apre al pubblico per la prima volta: quando e come sarà possibile visitarla

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A partire da inizio novembre 2023 apre al pubblico la stanza segreta di Michelangelo, un piccolo ambiente situato al di sotto delle Cappelle Medicee a Firenze, a cui si accede dalla Sagrestia Nuova.

Ad annunciarlo è stato Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei Mic, nel corso della conferenza stampa dedicata ad un’altra novità molto attesa per il complesso dei Musei del Bargello, l’entrata in funzione del nuovo percorso di uscita firmato dall’architetto Paolo Zermani.

La stanza segreta di Michelangelo apre al pubblico

La stanza segreta di Michelangelo fu scoperta nel 1975 da Paolo Dal Poggetto, che in quel periodo era direttore del Museo delle Cappelle Medicee. Durante un sopralluogo per degli interventi di restauro, vennero scoperti sotto l’intonaco una serie di schizzi che rimandavano alle opere di Michelangelo.

Secondo Dal Poggetto, Michelangelo passò in quella piccola stanza di 7 metri per 2 almeno due mesi, per sfuggire alle rappresaglie della famiglia dei Medici, contro cui l’artista si era schierato anni prima. Quando il re di Spagna Carlo V decise di riportare la famiglia fiorentina sul trono ducale, tra il 1529 e il 1530, Firenze si trovò assediata: in quei giorni terribili, Michelangelo trovò rifugio in una piccola stanza della Sagrestia Nuova, nella basilica di San Lorenzo.

Secondo le ricostruzioni degli storici dell’arte, le mura dell’angusto riparo divennero per l’artista una sorta di canovaccio, che forse voleva essere una specie di inventario della produzione artistica di Michelangelo. I disegni rinvenuti nella stanza segreta di Michelangelo, infatti, rappresentano opere già concluse, come il David, ma anche capolavori che al tempo non erano ancora stati realizzati.

La stanza segreta di Michelangelo non è mai stata aperta al pubblico prima d’ora: come ha spiegato Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei, si tratta di un “luogo di fascino straordinario, ma delicatissimo per l’ubicazione dello stretto ambiente nel percorso museale e per la tutela dei disegni a carboncino presenti sulle pareti”.

Cappelle Medicee: la nuova uscita e la prigione segreta di Michelangelo

Era da tempo che si parlava di aprire finalmente al pubblico la prigione segreta di Michelangelo Buonarroti, ma l’occasione giusta è arrivata soltanto oggi, con la conclusione dei lavori della nuova uscita del Museo realizzata dall’architetto Paolo Zermani e l’adeguamento del percorso museale alle norme di sicurezza.

L’opera di Zermani, operativa dal 27 settembre 2023, si pone a coronamento di una monumentale campagna di restauro e messa in sicurezza delle facciate esterne della Sagrestia Nuova e della Cappella dei Principi, della cripta medicea e di quella lorenese, compiute negli ultimi anni dai Musei del Bargello.

Come ha spiegato Osanna, la nuova “uscita d’autore” di Zermani non solo agevolerà il flusso dei visitatori al termine del percorso museale, ma “consentirà anche di accedere, dopo decenni di chiusura, alla Cripta lorenese, e di scoprire un tratto delle antiche e imponenti mura medievali fiorentine, emerse durante gli scavi”.

La piccola stanza segreta di Michelangelo, a cui si accede dalla Sagrestia Nuova, sarà visitabile “periodicamente a piccoli gruppi contingentati”, secondo modalità di visita che verranno concordate nelle prossime settimane con la Direzione dei Musei del Bargello. Le prime, attesissime aperture al pubblico sono previste per l’inizio di novembre 2023.

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