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È Procida la piccola località più bella per i giapponesi

Procida è tra le 30 piccole località più belle d’Europa per i giapponesi, che apprezzano l'isola per i luoghi suggestivi e le tradizioni

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La piccola località italiana che i giapponesi amano di più? L’isola di Procida. È quanto emerge dalla “Japanese Association of Travel Agents (JATA)”, che ha stilato l’elenco delle 30 piccole destinazioni più belle d’Europa, riportata dal quotidiano britannico “The Telegraph”.

Tra questi, al quarto posto troviamo la più piccola delle isole del Golfo di Napoli. “Procida è incantevole – spiega una guida al “Telegraph” – come un’isola immaginaria italiana diventata realtà. L’architettura, con le sue case che sembrano fondersi le une nelle altre o separate da un groviglio di vicoli in un’esplosione di colori pastello, fa pensare ad un set cinematografico”.
Di fatto, è proprio nei luoghi più suggestivi di Procida che è stato ambientato il celebre film “Il Postino”, che grazie alla splendida interpretazione di Massimo Troisi e agli scenari senza tempo immortalati nella pellicola di Michael Radford ha conquistato critici e pubblico di tutto il mondo.

Oltre che per gli scorci incantevoli, l’isola di Arturo e di Graziella conquista i visitatori giapponesi per “il pesce fresco”, “il pittoresco paesaggio urbano” e le tradizioni.
Il fascino di Procida ha catturato il Giappone a tal punto che la maggiore emittente radio-televisiva nipponica NHK ha scelto la più piccola isola del Golfo di Napoli, come location per realizzare un documentario per la serie televisiva “In giro a piedi per la città”. La troupe ha girato per 10 giorni per le strade dell’isola utilizzando una steadicam, “Ho girato varie isole e città – ha spiegato la regista Honda Satsuki – ma alla fine ho scelto di realizzare questo documentario a Procida sia per la sua particolare bellezza scontrosa, sia per la grande ospitalità”.

Il documentario narra una giornata tipo di un turista giapponese che, una volta sbarcato sull’isola, visita i suoi luoghi più suggestivi e caratteristici, interagendo con gli abitanti per scoprirne tradizioni e costumi. A colpire i visitatori del Giappone, è in particolare, il mito di Graziella, l’immagine della donna procidana ispirata dal romanzo di Alphonse de Lamartine, divenuta il simbolo della bellezza mediterranea, semplice e solare.
Da generazioni, alcune famiglie dell’isola conservano il tipico vestito indossato dalle aspiranti Grazielle durante la sfilata che conclude la “Sagra del mare”: uno sfarzoso abito settecentesco ispirato alla fanciulla lamartiniana, realizzato con capi in diversi tessuti (raso, tela e seta) e ricamato in oro. Una tradizione che contribuisce a rendere Procida una delle mete predilette del turismo internazionale.

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