Albarella, l'isola amica dell'ambiente
Isola privata immersa nella natura incontaminata, Albarella è da sempre in prima linea per la tutela dell'ambiente e ha lanciato una nuova sfida 'green'
Oasi di pace e tranquillità immersa nella natura incontaminata dell’Alto Adriatico, l’isola di Albarella è salita recentemente alla ribalta per una nuova sfida green che la vede protagonista.
Cos’è Albarella
Albarella è un’isola privata incastonata nel cuore del Parco Naturale del Delta del Po. Qui si contano ben 2 milioni di alberi di 150 specie diverse, tra cui il pino marittimo e il pioppo bianco, il “Populus Alba”, da cui l’isola prende il nome.
Circondata da mare e laguna, con una spiaggia di 350 mila metri quadri, tra le più belle d’Italia, quest’oasi è l’habitat naturale di daini, fagiani, lepri, aironi, falchi di palude, cavalieri d’Italia e garzette ed è sotto stretta tutela ambientale.
Dove si trova l’isola di Albarella
Situata nel mare Adriatico settentrionale e collegata con un ponte alla terraferma, l’isola di Albarella si estende per 528 ettari coperti dalla macchia mediterranea, tra Chioggia e Comacchio, nel comune di Rosolina, in provincia di Rovigo.
L’ingresso all’isola di Albarella è delimitato da una barriera e percorribile solo da chi ha un permesso speciale. L’intento del Gruppo Marcegaglia, che l’ha acquistata nel 1988, è infatti quello di preservare questo angolo di paradiso dal turismo di massa.
Cosa fare e vedere sull’isola di Albarella
Un soggiorno sull’isola privata di Albarella è una totale immersione nella natura, tra la fauna e la flora di una bellezza sorprendente. Entrarvi significa anche parcheggiare la propria auto e non farne uso per l’intera permanenza.
L’isola è perfetta per gli amanti non solo della tranquillità ma anche dello sport. Qui, infatti, vi si trovano un campo da golf, un centro sportivo, una scuola di vela e windsurf, una scuola di nuoto, campi da tennis e anche una zona adibita al tiro con l’arco.
L’arenile sabbioso della enorme spiaggia attrezzata è, invece, il palco prediletto per animazioni, tornei, spettacoli e ospita anche una discoteca.
La sfida green dell’isola di Albarella
Da sempre attenta all’ambiente, Albarella si è candidata a diventare un’isola sperimentale a Zero emissioni di CO2.
Il progetto, chiamato “Albarella Futuro – Zero Carbon Emission”, è stato elaborato da Augusto Zanella e Cristian Bolzonella dell’Università di Padova, Mauro Rosatti e Enrico Longo di Albarella Srl, in collaborazione con altri esperti nazionali e internazionali di ecologia, economia, biodiversità e di gestione ambientale.
La sfida di ricercatori e studenti è dimostrare al mondo che è possibile vivere e lavorare (nel caso specifico, nel turismo e nella ristorazione) diminuendo l’emissione di gas a effetto serra.
L’intento è quello di trovare all’interno dell’isola un equilibro tra carbonio consumato e prodotto, stoccando carbonio attraverso la piantumazione di alberi in crescita in nuova biomassa, per compensare le emissioni di CO2 durante il tempo necessario a sostituire i carburanti fossili con nuove fonti di energia.
Due le fasi del progetto sperimentale: nella prima, già conclusa, un team di studiosi ha analizzato i consumi energetici delle strutture di Albarella Srl e la biodiversità dell’isola (piante, animali, batteri e funghi) elaborando un modello di simulazione delle interazioni tra le numerose variabili che agiscono sul bilancio del carbonio del luogo.
La seconda parte del progetto prevede, invece, un’attenta analisi dei consumi anche delle proprietà private, coinvolgendo, quindi, i proprietari immobiliari.
Il progetto mira a far diventare l’isola di Albarella non solo un’eccellenza turistica, ma anche ambientale.
La nuova sfida per l’elaborazione di un piano di azioni volte a ridurre le emissioni di CO2, conferma la vocazione green di Albarella, da sempre attenta a tutelare il proprio ambiente, unico al mondo.
L’iniziativa si sposa con le linee guida dettate dal progetto di riqualificazione degli spazi naturali, “Immersi nella Natura”, sviluppato dall’isola dal 2018, in collaborazione con l’atelier Coloco di Parigi, che punta alla valorizzazione della biodiversità di Albarella e a investimenti sulla sua sostenibilità ambientale.