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Isole artificiali nel mare della Calabria: la nuova idea

La Calabria si apre ad un nuovo progetto interessante, la realizzazione di isole artificiali ecosostenibili in mezzo al mare: ecco che cosa sappiamo

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Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Web content writer

Web content writer appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Curiosa per natura, le piace tenersi informata su ciò che accade intorno a lei.

Calabria

È possibile sfruttare anche le risorse marine per creare nuovi paradisi artificiali dove vivere o praticare turismo? L’idea arriva dal professor Emilio Errigo, docente di Diritto Internazionale del Mare e Management delle Attività Portuali presso l’Università della Tuscia, nonché Commissario Straordinario SIN Crotone-Cassano e Cerchiara di Calabria. Il progetto prevede la realizzazione di isole sostenibili al largo della costa: scopriamo qualcosa in più.

Isole artificiali in Calabria: l’idea

Il mare calabrese è uno dei più belli d’Italia, tanto che qui si trovano alcune spiagge molto rinomate tra i turisti, sia connazionali che stranieri. Perché non sfruttarlo maggiormente? Il professor Errigo ha così proposto di costruire isole artificiali green non distanti dalle coste della Calabria, piccole oasi sostenibili dove poter vivere o dove recarsi per turismo.

Si tratterebbe di infrastrutture abitabili dotate di tutte le risorse energetiche e servizi necessari per vivere lontani dal caos e dall’inquinamento. Servite da energia solare, idroelettrica o eolica, queste isole consentirebbero di sviluppare un nuovo modo di pensare la vita in modo green, in piena armonia con l’ambiente naturale.

È un’ottima idea per chi ama la pace e la tranquillità, senza sentirsi più a proprio agio nelle grandi città inquinate e ricche di traffico. Insomma, un’idea per vivere secondo i propri ritmi in maniera più sostenibile, foss’anche solo per il tempo di una vacanza. Se infatti non tutti possono permettersi di ritagliarsi un’intera vita da trascorrere lontano dalla città, il tempo libero rimane comunque intoccabile.

Le acque calabresi sembrano l’ideale per questo progetto: è qui che si trovano alcune delle più belle località turistiche balneari, come la celebre Costa degli Dei. Il fascino paesaggistico indiscusso della Calabria rende ancora più facile immaginare lo sviluppo di un’iniziativa di questo tipo. Ma si può davvero fare? Il diritto lo prevede.

Il progetto per sfruttare il mare calabrese

Da esperto di diritto internazionale, il professor Errigo non ha alcun dubbio: “Acqua, aria e sole sono stati e rimarranno per sempre le prime e più potenti energie delle quali gli esseri viventi possono godere liberamente, fermo restando l’obbligo giuridico di stretta osservanza del diritto internazionale pattizio e convenzionale. Potremo dunque beneficiare delle risorse acquee marine e del sottostante suolo del sottofondo marittimo nazionale per scopi di esclusivo interesse economico nazionale, in una vastissima area marittima denominata convenzionalmente Zona Economica Esclusiva”.

Dunque, l’idea di creare delle isole artificiali green nel mare della Calabria nasce sulla scia di sfruttare al massimo le risorse rinnovabili presenti sul nostro territorio, compresa – per l’appunto – quella idrica. Al largo delle coste calabresi, là dove non sono ancora presenti piattaforme marittime di esplorazione, ricerca ed estrazione di idrocarburi, potranno dunque sorgere nuove oasi sostenibili alimentate da energie naturali.

Le aree marine con bassi fondali, tipiche dei numerosi banchi sottomarini situati nella Piattaforma Continentale Italiana, potranno dunque suscitare l’interesse di numerosi investitori nazionali ed esteri, per la realizzazione di infrastrutture dedicate sia allo sviluppo residenziale che quello turistico. Il tutto nel pieno rispetto degli istituti giuridici di diritto internazionale del mare, ovvero di quella che viene chiamata Zona Economica Esclusiva e Piattaforma Continentale, disciplinata dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS).