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Il Wall Street Journal celebra il "Rinascimento" di Milano

Secondo il Wall Street Journal, la città di Milano sta vivendo il suo "Rinascimento" attirando tantissimi nuovi residenti facoltosi dall'estero

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Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Web content writer

Web content writer appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Curiosa per natura, le piace tenersi informata su ciò che accade intorno a lei.

Milano

Da tetra città del Nord concentrata solamente sugli affari a vivace centro cosmopolita: la radicale trasformazione di Milano non passa inosservata, scalzando finalmente quei triti luoghi comuni secondo cui qui si pensa unicamente a lavorare. Il Wall Street Journal ha dedicato un lungo articolo al “Rinascimento” di Milano, che mai come in questi ultimi anni ha saputo attrarre l’interesse di stranieri facoltosi in cerca di un luogo ameno in cui vivere, approfittando anche di notevoli incentivi fiscali.

La trasformazione della città di Milano

Milano non è più quella di una volta: la città ha sempre accolto moltissimi lavoratori provenienti da tutta Italia, grazie alle numerose opportunità che aveva da offrire. Adesso il lavoro non è più l’unico incentivo per trasferirsi nel capoluogo lombardo. Ce lo rivela il Wall Street Journal nel suo “elogio” a firma di Margherita Stancati e Chelsey Dulaney, che riesce a catturare minuziosamente la trasformazione della città meneghina in un vivace centro culturale internazionale.

Dopo l’articolo del New York Times, secondo cui Milano è una delle città da visitare nel 2025, ora un’altra prestigiosa rivista americana parla del capoluogo lombardo in toni entusiastici, concentrandosi principalmente sul modo in cui oggi riesce ad attirare facoltosi stranieri da tutto il mondo. La città si sta rinnovando ad un ritmo notevole, diventando luogo d’arte e cultura come mai era stato prima. L’apertura di nuove gallerie ha reso l’atmosfera artistica finalmente in movimento, mentre l’inaugurazione di locali in ogni angolo di Milano garantisce una “dolce vita” senza dover andare troppo lontano da casa.

Dai ristoranti e gli hotel di lusso ai club privati, oggi la città non è più solamente il polo degli affari e della moda, bensì un importante crocevia culturale dai richiami internazionali. A dare una spinta al capoluogo lombardo sono stati sicuramente alcuni importanti eventi che hanno attirato l’attenzione del mondo intero. Il primo è stato Expo 2015, che ha aperto le porte della città a milioni di visitatori. E ora si attendono con ansia le Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina 2026, un evento catalizzatore di grande importanza per la città.

Le agevolazioni fiscali per stranieri a Milano

Nel frattempo, si continua a parlare della difficoltà di vivere a Milano, dove i prezzi immobiliari schizzano alle stelle anno dopo anno. Coloro che arrivano dall’estero sono solitamente super ricchi in cerca di un ameno luogo dove trascorrere la vita, senza allontanarsi eccessivamente dal mondo affaristico. Ed è proprio su questo che contava l’amministrazione comunale, introducendo delle agevolazioni fiscali in grado di attrarre residenti ad alto reddito e lavoratori qualificati provenienti da tutta Europa (e oltre).

Secondo una legge del 2017, coloro che si trasferiscono in Italia pagano unicamente un’imposta forfettaria annuale sui loro redditi esteri. Secondo le stime dello studio legale Maisto e Associati, sono già circa 5.000 le persone straniere che hanno aderito a questa politica fiscale, traendone grande vantaggio. La città si rinnova così continuamente, vivendo un processo di crescita – anche economica – non del tutto inaspettato.

Ma Milano sta diventando dunque un luogo per soli ricchi? Gli affitti sono ormai elevatissimi, e acquistare casa in centro (o nelle sue vicinanze) non è una scelta per chi ha un reddito medio. Alcune iniziative potrebbero ben presto smuovere un po’ le acque: il Villaggio Olimpico, realizzato in occasione dei Giochi di Milano e Cortina, verrà infatti trasformato in alloggi sovvenzionati per studenti, mettendo una toppa – almeno in parte – ad un annoso problema per centinaia di universitari.