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Vallecrosia vuole cambiare nome: l'algoritmo allontana i turisti

Vallecrosia avvia un referendum per modificare il nome e superare l’algoritmo che limita il turismo locale, costruendo una nuova identità costiera

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Vallecrosia referendum cambia nome per il turismo

Un piccolo comune ligure dichiara la sua personale battaglia contro l’algoritmo che decide dove indirizzare i flussi del turismo online. È Vallecrosia, in provincia di Imperia, e qui il sindaco ha deciso di affrontare un problema insolito ma concreto: i motori di ricerca non la riconoscono come località di mare. Il risultato è che molti turisti, digitando “vacanze in Riviera”, vengono dirottati verso le spiagge dei comuni vicini. Ora la città vuole reagire e punta su un’idea precisa, tanto simbolica quanto strategica: cambiare nome.

Perché l’algoritmo penalizza Vallecrosia e cosa sta facendo il Comune

Tra Ventimiglia e Bordighera, Vallecrosia è una cittadina affacciata sul mare, ma il suo nome trae in inganno i sistemi automatici che organizzano i risultati di ricerca. Il sindaco Fabio Perri ha portato in consiglio comunale una proposta che potrebbe cambiare il futuro turistico della città: modificare la denominazione ufficiale del Comune per renderla più riconoscibile ai motori di ricerca e, di conseguenza, ai visitatori.

Come riportato su ‘La Repubblica’, Perri ha spiegato: “Il problema è che il Comune si chiama Vallecrosia e l’algoritmo ci cataloga come valle, come se fossimo nell’entroterra, e ci esclude dai circuiti turistici della Riviera, così i flussi sono dirottati nelle spiagge dei Comuni vicini.”

Già in passato era stata valutata l’opzione di intervenire sul nome ma oggi l’amministrazione sembra orientata verso una formula che richiami con chiarezza la propria identità costiera. L’obiettivo è riportare la città al centro delle ricerche turistiche, restituendole visibilità in un contesto sempre più dominato dalla logica digitale.

Il vicesindaco Cristian Quesada ha confermato che il progetto è parte di una strategia più ampia di rilancio territoriale e ha infatti dichiarato: “Abbiamo fatto fare diversi studi di mercato che hanno evidenziato la nostra esclusione dai motori di ricerca… il cambio di nome non è soltanto una azione formale, stiamo costruendo un nuovo brand territoriale della città: il Comune ha triplicato le risorse sul turismo, nel bilancio, per il 2026″.

E ha sottolineato: Il nostro ragionamento è complessivo e implica un progetto di sviluppo sostenibile e che valorizzi le eccellenze e peculiarità del nostro Comune.”

Come cambierà il nome di Vallecrosia e cosa prevede il referendum

La proposta prevede di aggiungere una semplice ma decisiva specifica: “al mare”. Se il consiglio comunale approverà l’iniziativa, il Comune potrebbe diventare Vallecrosia al mare. Un nome simile a quello già adottato da altre località liguri, come San Lorenzo al Mare o San Bartolomeo al Mare, pensato per evidenziare fin dal nome la vocazione turistica del territorio.

La Regione Liguria ha già espresso parere favorevole, ritenendo la modifica coerente con le finalità di promozione e valorizzazione turistica. In caso di approvazione, sarà indetto un referendum: dovrà partecipare almeno il 30% dei cittadini affinché il risultato sia valido.

Il sindaco Perri considera questa scelta una tappa fondamentale del suo programma amministrativo, incentrato su turismo, cultura e sviluppo sostenibile: dopo aver bloccato l’apertura di nuovi supermercati per favorire il piccolo commercio locale, ora punta a rendere la città più competitiva anche online.

Perri ha infatti dichiarato: “Il nuovo nome porterà benefici”, ribadendo la convinzione che una maggiore visibilità digitale possa tradursi in nuove opportunità economiche e occupazionali.