Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

In Val d'Aosta cellulari vietati in classe

Il consiglio regionale ha approvato una mozione che vieta l'uso dei cellulari nelle scuole secondarie di primo e secondo grado

 

In Val d'Aosta divieto cellulare a scuolaCellulari in classe addio. Succede in Val d’Aosta dove il Consiglio Regionale ha approvato nei giorni scorsi una mozione (all’unanimità) che vieta l’uso dei telefonini in tutte le aule delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

La regione alpina italiana, quindi si allinea con quanto già accade nella vicina Francia  e impone il divieto dell’uso di smartphone in aula durante le ore di lezione, la mozione è stata presentata dai 5 Stelle. Tra gli obiettivi quello di fare in modo che gli studenti siano attenti in presenza dei professori e che apprendano da insegnanti e compagni anche attraverso la “relazione reale”, senza essere indotti in distrazione.

Un argomento che sta molto a cuore, e che ha visto anche in passato fiorire molte iniziative per sensibilizzare i giovani a un uso più oculato degli smartphone. Dati alla mano durante il consiglio regionale si è parlato di un sondaggio del 2018 uno studente su due usa il cellulare senza l’autorizzazione degli insegnanti. Gli scopi sono sempre personali e prevedono l’utilizzo di chat, social, e giochi. Ma non solo, perché sono andati a sostituire gli ormai obsoleti “bigliettini” che si scambiavano in caso caso di bisogno durante i compiti in classe. Quindi il divieto è arrivato, ma con delle eccezioni: lo smartphone infatti potrà essere utilizzato per scopi didattici se espressamente richiesto dall’insegnante.

Il divieto entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico e dovrebbe essere inserito nel corso del mese di settembre del 2019 nei regolamenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado dai dirigenti scolastici. Questo farà sì che la Valle d’Aosta si allinei anche con altri Paesi europei che sono giunti alla medesima conclusione.

La Francia, ad esempio, ha vietato l’uso di dispositivi che si connettono come tablet e smartphone, già a partire da quest’anno, dalle materne  e fino ai licei. E questo accade anche in Germania, Regno Unito e Stati Uniti. Da non dimenticare, poi, varie città italiane dove alcune scuole hanno inserito nei regolamenti il divieto di utilizzo di cellulari in classe.

A livello centrale italiano esiste una che li vieta, ma non sono stati fatti ulteriori passi in avanti.

Intanto la mozione in Val d’Aosta è passata all’unanimità, ma solo dopo alcune modifiche per far sì che venisse garantita un po’ di autonomia a ogni singola scuola.