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A Torino ci sono due Crazy Pizza: scoppia il caos tra i clienti

Ci sono due Crazy Pizza a Torino: il locale di Flavio Briatore e una pizzeria in periferia. Così scoppia il caos tra i clienti per le prenotazioni

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Flavio Briatore

A Torino ci sono due Crazy Pizza: il locale di Flavio Briatore e una pizzeria nel quartiere periferico Pozzo Strada. Il problema di omonimia è emerso quando il brand di Briatore è approdato nel Capoluogo piemontese e alcuni clienti, prenotando da lui, sono finiti erroneamente nell’altro locale.

Due Crazy Pizza a Torino: caos tra i clienti

Come riferito da ‘Torino Cronaca’, la pizzeria Crazy Pizza è attiva in città da 25 anni: il proprietario Anastasio, da quando Briatore ha inaugurato il suo Crazy Piza, è subissato da telefonate di chi vuole prenotare un tavolo ma non da lui, nell’altro locale. Come se ciò non bastasse, per scrupolo chiede a chiunque telefoni se abbia intenzione di cenare da lui o da Briatore.

“Il telefono non fa che squillare – ha raccontato Anastasio a ‘Torino Cronaca’ – la situazione è questa da quando, qualche settimana fa, si è diffusa la notizia dell’apertura del Crazy Pizza Torino di Flavio Briatore. A volte capisco che si tratta di un equivoco, quando, per esempio, mi chiedono a che ora inizia lo show o se c’è posto per grosse tavolate. Ma, in più occasioni ho aspettato l’arrivo delle persone e ho capito solo all’ultimo momento che si trattava di uno sbaglio. In sostanza, non ho più vita, passo la giornata al telefono e a cercare di risolvere questa situazione. E state pur certi che io il nome non lo cambio”.

Google non aiuta, perché digitando “Crazy Pizza”, il primo locale proposto sarebbe proprio quello di Anastasio. Il proprietario, esasperato da quanto sta succedendo, avrebbe contattato personalmente lo staff dell’altro Crazy Pizza, chiedendo cosa si possa fare per venire a capo di questa situazione paradossale.

“Ho parlato con lo staff del gruppo di Briatore di via Pietro Micca, sono stati gentili, ma anche loro non sanno bene quali precauzioni prendere – ha dichiarato il proprietario del Crazy Pizza in periferia a Torino – quindi, mi appello ai torinesi nella speranza che prima di inondarmi di chiamate facciano bene attenzione a chi vogliono telefonare”.

L’invito a cambiare nome

Il caso di omonimia rappresenta motivo di disagio sia per i proprietari dei locali che per i clienti. Anastasio ha raccontato di aver ricevuto una telefonata dalla società Majestas, a capo della catena di pizzerie Crazy Pizza di Flavio Briatore, dove lo hanno avvisato di aver inviato una pec con cui lo invitano a cambiare nome al suo locale di Torino.

“Mi è arrivata una telefonata dei legali della società Majestas della catena di pizzerie di Crazy Pizza di Briatore – si legge sul ‘Corriere della Sera’ – mi dicono di avermi inviato una pec. In effetti era arrivata giovedì scorso, ma in questi giorni è mancata mia madre e non avevo certo la testa per controllare la pec.

In pratica mi viene chiesto di cambiare nome alla mia pizzeria, visto che il loro marchio è registrato, e si dicono disposti a venirmi incontro per le spese che dovrò sostenere per modificare l’insegna e cose del genere. Ma la mia pizzeria si chiama così da 25 anni, ben prima che arrivasse Briatore, tutti la conoscono così. Certo all’epoca non ho pensato di registrare nulla, era un nome e basta. Ora sentirò anch’io il mio avvocato”.