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Tevere balneabile e navigabile a Roma: il progetto e le 4 tratte

Il piano per rendere il Tevere navigabile e balneabile a Roma punta a collegare il centro storico al mare attraverso quattro nuove tratte fluviali

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Tevere navigabile Roma nuovo progetto

La Regione Lazio ha presentato un nuovo piano dedicato al Tevere, con l’obiettivo di renderlo navigabile e balneabile. Il progetto prevede un sistema di collegamenti fluviali in grado di unire il centro storico di Roma alla costa tirrenica, favorendo al tempo stesso la mobilità sostenibile, il turismo e la riqualificazione delle aree lungo il corso del fiume.

Cos’è il progetto per rendere il Tevere navigabile e balneabile

Il progetto è stato presentato mercoledì 8 ottobre nella sede del WeGil, durante la settimana dedicata al Tevere Day. L’obiettivo dichiarato è restituire al fiume la sua funzione di via d’acqua, permettendo di spostarsi in barca da Ponte Milvio fino al mare.

Si tratterebbe di un percorso articolato in più tratti, con punti di approdo strategici per turisti, lavoratori e studenti, in modo da integrare il trasporto fluviale con la rete urbana.

L’iniziativa nasce come risposta alla frammentazione attuale: oggi il Tevere è navigabile solo in modo discontinuo, limitatamente a piccole imbarcazioni con pescaggio ridotto, a causa di bassifondi, rapide e ostacoli naturali. In passato, tra il 2003 e il 2013, erano stati sperimentati alcuni servizi di barconi-navetta tra Ponte Marconi e Ostia Antica, ma l’esperimento non aveva avuto continuità.

Il nuovo piano punta invece a una visione stabile e coordinata, che richiederà un nuovo regolamento per la navigazione fluviale e la collaborazione di più enti: Ministero dei Trasporti, Regione Lazio, Capitaneria di Porto, Città Metropolitana e Roma Capitale. Prima degli interventi, verranno avviate campagne di studio su aspetti idraulici, geologici e archeologici, fondamentali per garantire sicurezza e sostenibilità.

Come riportato su ‘Roma Today’, l’assessore regionale ai Trasporti Fabrizio Ghera ha dichiarato che “Lo sviluppo di Roma e del territorio regionale passa anche attraverso progetti sostenibili che restituiscano finalmente il Tevere ai romani”.

Quali sono le tratte del Tevere navigabile fino al mare

Il piano della Regione individua quattro tratte principali per la navigazione, concepite come un sistema modulare di collegamenti. La prima si estenderebbe da Ponte Milvio a Castel Giubileo, con fermate intermedie a Tor di Quinto, Corte dei Conti e Prati dell’Acqua Acetosa. La seconda collegherebbe l’Isola Tiberina a Ponte Duca d’Aosta, toccando punti di forte interesse turistico come Ponte Sisto, Sant’Angelo, Cavour, Porto di Ripetta e Ponte Risorgimento.

Verso sud, la terza tratta comprenderebbe la zona di Magliana fino a Porto di Ripa Grande, mentre l’ultima partirebbe dall’area della metro Marconi per raggiungere il mare, attraversando Fiera di Roma, Ostia Antica, Porto di Traiano e Fiumicino. Il progetto prevede di sfruttare i parchi fluviali già esistenti, come il Parco Tiberis e il Parco Tevere Sud, trasformandoli in punti di accesso privilegiati alla navigazione.

Ghera ha aggiunto che “in questi anni abbiamo avviato diversi interventi per la messa in sicurezza della funzione idraulica, la pulizia dalle plastiche e le attività di dragaggio per garantire la navigabilità del fiume a Fiumara Grande, ma riteniamo che la vera sfida da affrontare sia investire sulla navigabilità in un’ottica di sostenibilità ambientale, per mettere la nostra Capitale al pari delle grandi città europee nelle quali i fiumi sono fruibili anche sotto il profilo della mobilità pubblica”.