La teoria di Enzo Iacchetti sul lago Maggiore e la sua umoralità
Enzo Iacchetti rivela la sua teoria sull’umoralità, il suo legame profondo con il Lago Maggiore e le origini che hanno segnato la sua carriera
In una recente intervista, Enzo Iacchetti, attore e conduttore nato a Castelleone e cresciuto sul Lago Maggiore, ha parlato del rapporto tra vita, malinconia e umoralità, temi che tornano anche nel suo nuovo libro ’25 minuti di felicità’, edito Bompiani. Un racconto che diventa riflessione sulle origini, sull’ambiente in cui è cresciuto e su come i luoghi possano modellare il carattere.
Come il Lago Maggiore ha influenzato l’umoralità di Enzo Iacchetti
A 73 anni, Enzo Iacchetti si racconta in una lunga intervista al ‘Corriere della Sera’, in cui riflette sul legame tra malinconia, umoralità e ironia. L’attore e conduttore, nato a Castelleone e cresciuto sulle rive del Lago Maggiore, attribuisce a quel paesaggio la formazione del suo carattere, sospeso tra calma e inquietudine.
Nell’intervista, Iacchetti ha spiegato che la malinconia è da sempre una compagna fedele del suo percorso. “Siccome i comici sono drammaticamente tristi”, ha raccontato, “la malinconia mi ha accompagnato in tutta la carriera: ogni volta che qualcosa non andava bene, la mattina dopo mi veniva una rabbia pazzesca, e riprendevo finché non mi riusciva”.
A suo giudizio, gli scatti d’umore e d’ira che talvolta emergono (come quello avvenuto qualche mese fa durante la trasmissione ‘È sempre Cartabianca’ nel corso di un acceso dibattito) non sono casuali, ma rispecchiano un modo di essere che affonda le radici nel suo legame con il Lago Maggiore, almeno in questo caso particolare.
Iacchetti: “Al lago, siccome vedi l’acqua, il pensiero parte… poi trova la montagna dopo un chilometro e rimbalza indietro. Così i lacustri vivono la loro tenera follia”.
Una spiegazione che trasformerebbe il paesaggio in simbolo psicologico. Per Iacchetti, vivere accantoal Lago Maggiore significa convivere con un continuo movimento interiore: l’acqua apre i pensieri, la montagna li riporta indietro. È un equilibrio fragile, fatto di introspezione e slanci, malinconia e ironia. La sua “tenera follia” è proprio questo: la capacità di oscillare tra quiete e tempesta senza perdere il sorriso.
Dove è nato Enzo Iacchetti: vita e carriera
Enzo Iacchetti è nato a Castelleone, in provincia di Cremona, e ha costruito una carriera lunga e trasversale tra teatro, televisione e musica. Dalle prime serate al Derby Club di Milano al successo accanto a Ezio Greggio a ‘Striscia la notizia’, la sua è una traiettoria che alterna ironia e rigore, leggerezza e malinconia.
Nell’intervista ha ricordato come il successo non sia arrivato subito: prima di essere notato da Maurizio Costanzo, Iacchetti aveva già alle spalle anni di palcoscenico, spettacoli brevi e poesia comica.
Costanzo, colpito dalla sua determinazione, lo invitò a esibirsi ogni sera nel suo programma, chiedendogli di improvvisare decine di battute a ruota libera. Da quell’esperienza nacque il suo stile rapido e incisivo, fondato sull’arte della brevità comica, che in seguito avrebbe definito “poesia bonsai”.
Negli anni Novanta questa cifra stilistica si tradusse anche in un libro, ‘Il pensiero bonsai’, raccolta di testi brevi e ironici, piccoli lampi poetici che riflettevano sul quotidiano con disincanto e misura, un tratto che lo ha reso riconoscibile nel panorama televisivo italiano.
L’attore ha ricordato le difficoltà dei primi anni e il rapporto complesso con il padre, una figura severa ma fondamentale nella sua formazione. “Mio padre non voleva neanche vedere la chitarra in casa, quindi me la nascondeva; allora mia madre me la ripassava da fuori la finestra. Adesso forse sarebbe abbastanza orgoglioso di me.”
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