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Stromboli vuole staccarsi da Lipari: parte la raccolta firme

Stromboli vuole staccarsi dal Comune di Lipari: è stato costituito un comitato ed è partita una raccolta firme per la svolta storica alle isole Eolie

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Isola Stromboli

Possibile cambio in vista alle Eolie: Stromboli potrebbe staccarsi da Lipari. Di recente, infatti, è stata lanciata una raccolta firme per separarsi amministrativamente dall’isola madre.

Stromboli vuole staccarsi da Lipari, partita la raccolta firme

Gli strombolani ormai da tempo lamentano la lentezza degli interventi a livello amministrativo del Comune di Lipari ed è stato costituito un comitato per la separazione, con annessa raccolta firme che potrebbe portare al referendum, qualora si arrivasse a raggiungere un terzo degli aventi diritto al voto.

Al momento a Stromboli risultano 600 residenti, di cui 530 aventi diritto di voto e solo nel comitato promotore ci sono 200 persone. Gli strombolani da anni chiedono al Comune di Lipari maggiore attenzione su temi come i trasporti pubblici, la messa in sicurezza e la valorizzazione del territorio e i servizi ai cittadini.

Molte di queste problematiche sono state affrontati nel corso del convegno intitolato ‘Stromboli quale futuro?’ e organizzato dalla Pro Loco. Durante l’evento si è parlato di temi come l’assetto ambientale e vulcanologico, le strategie di adattamento e mitigazione del rischio vulcanico, la gestione della Riserva Naturale Orientata e l’accesso ai servizi sanitari e pubblici.

La mobilitazione di Stromboli non ha solo carattere locale, ma va a inserirsi in un contesto più ampio, quello degli ‘Stati Generali delle isole minori d’Italia‘ che di recente hanno lanciato un grido d’allarme, portando l’attenzione sul rischio di spopolamento e marginalizzazione.

Le ragioni della richiesta di autodeterminazione

Come detto la richiesta di separazione da Lipari nasce da diversi fattori, come la percezione di isolamento istituzionale e carenze infrastrutturali. Le ragioni della volontà di scissione sono state raccolte da ‘Notiziario Eolie’ in tre punti.

Il primo punto è quello dei servizi insufficienti: Stromboli, infatti, lamenta una gestione carente in ambiti cruciali come la sanità, i trasporti, la sicurezza e la comunicazione.

Un altro punto è quello delle emergenze ambientali: le recenti crisi idrogeologiche hanno evidenziato ulteriormente le mancanze dal punto di vista della gestione delle emergenze.

Terzo fattore, ma non meno importante, è lo spopolamento: come succede a tante isole minori italiane, Stromboli rischia un progressivo abbandono e l’autonomia è vista come uno strumento prezioso per invertire la tendenza. Stromboli punta così a diventare un esempio di riscatto e autodeterminazione per tutte le piccole isole del nostro Paese.

L’appoggio da parte della Pro Loco

La Pro Loco, come riportato da ‘MessinaToday’, ha aderito al Comitato per la separazione da Lipari, spiegando i motivi che hanno portato ad appoggiare tale iniziativa:

“Abbiamo deciso di appoggiare l’iniziativa per la richiesta di autonomia per Stromboli. Siamo tutti invitati a procedere alla raccolta di adesione al comitato cittadino di prossima costituzione, esclusiva finalità l’autonomia dal Comune di Lipari. È una scelta di emancipazione obbligata”.

E ancora: “Gli Stati Generali delle isole minori d’Italia hanno lanciato un grido di allarme circa il rischio di spopolamento delle isole, noi abbiamo una grande responsabilità. In una Italia la cui crescita demografica è in forte calo, a fronte di isole che sono state abbandonate per la grande difficoltà di viverci, l’isola di Stromboli è in controtendenza, registra una popolazione di bambini in età scolare di 94 unità”.