In Sardegna è stata scoperta una nuova specie di ape
Un giovane entomologo ha scoperto l'esistenza di una nuova specie di ape nella penisola di Culuccia, in Sardegna: è un insetto dalle caratteristiche uniche

Il nord della Sardegna è un paradiso di biodiversità, con habitat ricchi di vegetazione e di specie animali di grande interesse per la scienza. È proprio qui, e più precisamente nella penisola di Culuccia, che un giovane entomologo ha scoperto l’esistenza di una nuova specie di ape selvatica, la quale presenta delle caratteristiche uniche. Questo insetto mai visto prima rappresenta non solamente un minuscolo (ma importantissimo) tassello per la biodiversità della Sardegna, ma anche un segno di rinascita per l’ecosistema delle dune di Culuccia.
La nuova specie di ape scoperta in Sardegna
Tra la vegetazione erbacea dunale sulla penisola di Culuccia, nel nord della Sardegna, è apparsa una nuova specie di ape selvatica: diversi esemplari sono stati osservati sui fiori di “Armeria pungens”, delicati e fragilissimi – proprio come l’ambiente che li ospita. A scoprire questo insetto finora sconosciuto è il giovane entomologo Matteo Annessi, oggi dottorando in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi dell’Università di Roma Tre.
La sua ricerca, pubblicata sul “Journal of Hymenoptera Research”, è stata condotta assieme al professor Andrea Di Giulio e alla dottoressa Alessandra Riccieri, in collaborazione con l’Osservatorio Naturalistico dell’Isola di Culuccia. L’ape è stata chiamata “Andrena culucciae”, in omaggio al luogo in cui è avvenuta la scoperta, ha una colorazione nera ed è lunga circa un centimetro e mezzo.
Si tratta di un insetto appartenente alla famiglia delle “Andrena pilipes”, i cui esemplari sono spesso difficili da distinguere, pur appartenenti a specie diverse. In questo caso, a far la differenza sono alcune caratteristiche morfologiche e genetiche uniche, come la particolare colorazione bianca e marrone delle setole sulle zampe posteriori presenti nelle api femmine.
L’ape “Andrena culucciae” è solo una delle 77 specie presenti nella penisola di Culuccia. Il suo periodo di attività è maggiore tra maggio e giugno, quando si dedica all’impollinazione di svariate piante – non solo “Armenia pungens”, dal momento che è un insetto polilettico. Inoltre è una specie solitaria, caratteristica molto comune tra le api selvatiche. La femmina costruisce il suo nido scavando nel terreno, da cui riemerge a primavera inoltrata. Il maschio, invece, inizia la sua attività qualche giorno prima.
La rinascita della penisola di Culuccia
La nuova specie di ape simboleggia la rinascita di un territorio fragile e dimenticato, la cui storia è sorprendente. La penisola di Culuccia si trova nel nord-est della Sardegna, un promontorio sabbioso affacciato verso l’Arcipelago de La Maddalena, nel comune di Santa Teresa di Gallura. In origine era un’isola, ma oggi è collegata alla terraferma.
Per quasi trent’anni, la penisola di Culuccia è rimasta abbandonata: solo nel 2017, l’imprenditore Marco Boglione decise di acquistarla e trasformarla in un’oasi di biodiversità da proteggere. “Non si trattava solo di un investimento immobiliare, ma di un impegno verso quello che chiamiamo capitale naturale” – aveva raccontato Boglione.
È proprio dal suo impegno che nasce l’Osservatorio Naturalistico, il quale ha una convenzione con l’Università di Roma Tre per lo studio e la tutela dell’habitat di Culuccia. Le dune della penisola sono infatti a rischio, a causa dell’erosione delle coste e del turismo di massa: è di fondamentale importanza conservare e ripristinare questo preziosissimo ambiente, che custodisce un ecosistema da cui dipende la sopravvivenza di moltissime specie animali e vegetali.
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