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Roma, Villa Pamphilj piange il cigno Orietta: è allarme aviaria

Allarme aviaria a Villa Pamphilj a Roma: analisi per la morte del cigno Orietta, giunta dopo i decessi dell'oca Ines e dell'altro cigno Giulietta

Villa Pamphilj

Villa Pamphilj, storico parco di Roma, è in lutto per la morte del cigno Orietta. E si blinda per l’allarme aviaria. L’animale è rimasto un giorno senza vita al centro del Lago del Giglio, in attesa che le autorità preposte potessero recuperare la carcassa per svolgere le analisi di rito, fino all’intervento in tutta sicurezza dei Vigili del Fuoco.

Allarme aviaria a Villa Pamphilj a Roma: il sospetto

Il decesso del cigno Orietta è arrivato a pochi giorni dalla morte di Ines l’oca e dell’altro cigno, Giulietta. Il sospetto, riporta ‘TgCom24’, è che il virus dei volatili, pericoloso anche per l’uomo, possa essere arrivato nel cuore di Roma fino a Villa Pamphilj, tra i parchi più belli della Capitale, da Ostia.

Il post dell’Associazione per Villa Pamphilj

A darne notizia per prima è stata l’Associazione per Villa Pamphilj, con un post pubblicato su ‘Facebook’. Nel messaggio, pubblicato sabato 27 novembre, si legge: “Questa mattina, intorno alle 9, gli specialisti del nucleo NBCR dei Vigili del Fuoco con il supporto del nucleo sommozzatori di base a Porto Fluviale, hanno provveduto al recupero del corpo della cigna Orietta, finito ormai al centro del lago del Giglio”.

Il post prosegue così: “La procedura adottata ha tenuto inevitabilmente conto del pericolo di un decesso conseguente a una possibile infezione da aviaria: per questo motivo, l’operatore incaricato ha indossato una tuta protettiva da sostanze nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche nonché un’apposita maschera con filtro (nell’album, una foto d’archivio) e dopo il recupero, sia lui che il canotto che ogni altro oggetto venuto a contatto con la cigna sono stati sterilizzati con un nebulizzatore. Il corpo di Orietta invece, sigillato in un sacco, è stato preso in consegna da un medico della ASL veterinaria e sarà sottoposto ad attente analisi di cui ci verrà, al più presto, comunicato l’esito”.

Nella nota dell’Associazione per Villa Pamphilj si legge ancora: “Nell’attesa, gli addetti del Servizio Giardini della villa hanno bandellato l’intero perimetro del Lago del Giglio, fissandovi numerosi cartelli con la scritta ‘ATTENZIONE NON OLTREPASSARE‘, disposizione che invitiamo tutti, a due e a quattro zampe, a rispettare. Da parte dell’Associazione per Villa Pamphilj un ringraziamento agli amici del nucleo sommozzatori e ai loro colleghi specialisti per la cura e la professionalità mostrate nell’intervento, e la speranza che tutto quanto è stato fatto oggi con la doverosa e scrupolosa applicazione delle normative vigenti, non trovi riscontro nell’esistenza, anche a villa Pamphilj di un focolaio di influenza aviaria, come già in corso nella zona rossa dichiarata tra Ostia e Fiumicino appena un paio di settimane fa”.

La chiosa finale: “Per quanto riguarda i cigni di villa Pamphilj… torneranno a essere una coppia non appena avremo il via libera delle Autorità competenti. Anche se Orietta… Orietta è stata una storia bellissima… troppo breve… come le Storie più belle!”.

A Villa Pamphilj, alcuni giorni fa, sono state ritrovate delle ossa umane.