Quando apre Crazy Pizza di Briatore a Torino: è già polemica
Crazy Pizza apre in centro a Torino e questa si preannuncia un'apertura speciale per Briatore dato che è la prima attività nella sua regione d’origine
Crazy Pizza, il format ideato da Flavio Briatore, che unisce lusso, intrattenimento e ottimo cibo, si sta espandendo in Italia e nel mondo conquistando nuove città. Il concept di Briatore è chiaro: offrire un’esperienza completa, più vicina a un locale di intrattenimento che a una tradizionale pizzeria. Un approccio che piace a molti ma che, allo stesso tempo, attira critiche e discussioni ogni volta che il brand sbarca in una nuova città. Una delle prossime aperture di Crazy Pizza sarà a Torino e anche qui non mancano le polemiche.
Crazy Pizza Torino: apertura imminente nel cuore della città
Dopo aver lasciato la gestione del Twiga a Leonardo Del Vecchio, Briatore ha dichiarato di voler concentrare tutte le sue energie su due fronti: la Formula 1 e lo sviluppo internazionale del marchio Crazy Pizza. Negli ultimi anni il brand ha inaugurato sedi a Roma, Napoli, Forte dei Marmi, Varazze, ma anche a Londra, Montecarlo, Porto Cervo, New York e Ibiza. Il segreto del successo sta in una formula precisa: pizze sottilissime senza lievito, ingredienti premium, DJ set live e personale capace di trasformare una semplice cena in uno spettacolo.
Così sarà anche il nuovo Crazy Pizza di prossima apertura a Torino, ma anche qui il format è destinato a far parlare. Il locale aprirà ufficialmente i battenti il 16 ottobre, in via Pietro Micca 1, negli spazi che un tempo ospitavano la storica boutique Massanova. Una posizione centralissima, a due passi da piazza Castello, tra Palazzo Madama e il Teatro Regio, in un’area elegante e vivace.
L’apertura di Torino rappresenta la ventunesima sede mondiale di Crazy Pizza ma è particolarmente speciale perché è la prima attività di Briatore nella sua regione d’origine, il Piemonte. Flavio Briatore è, infatti, nato a Verzuolo, in provincia di Cuneo. Il concept anche a Torino resta quello già collaudato e nel menù non mancheranno le versioni “lussuose”, con tartufo, prosciutto di Parma, mozzarella di bufala e caviale.
Le polemiche sul Crazy Pizza a Torino
Ma come spesso accade quando Crazy Pizza apre i battenti in una nuova città, anche questa volta le polemiche non si sono fatte attendere. Già da tempo sui social e sui giornali è esplosa la discussione: può Torino accogliere una pizzeria dove una Margherita costa quasi 20 euro?
Il dibattito è esploso dopo un articolo del Corriere della Sera, che titolava: “Flavio Briatore aprirà un Crazy Pizza a Torino. Ma siamo davvero una città da Margherita a 20 euro?”. La risposta dell’imprenditore non si è fatta attendere. Briatore ha pubblicato un video su Instagram dove ha replicato senza mezzi termini: “Chi scrive non è mai uscito da Torino. Lasciamo giudicare ai torinesi se Crazy Pizza andrà bene o male. E poi, precisiamo: non è una pizzeria, è un’esperienza.”
Se si guarda ai precedenti, ogni apertura di Crazy Pizza è stata accompagnata da polemiche simili. A Roma ma anche a Napoli le discussioni sui prezzi non hanno, però, impedito al locale di registrare il tutto esaurito nel primo periodo. A Torino per ora tutto è pronto: il sito internet aggiornato è online, i profili social attivi e c’è anche il numero di telefono per le prenotazioni.
POTREBBE INTERESSARTI
-
Chef Borghese incantato dal Gran Sasso: "Toglie il fiato"
-
Nuovi IT Alert in Italia: "È collassata la diga di Forte Buso"
-
Com'è la vita da comparsa in Il Diavolo Veste Prada 2 a Milano
-
Il Treno del Foliage tra Italia e Svizzera ha conquistato il NYT
-
La classifica delle 5 città italiane più brutte è un caso
-
Boati e paura in Toscana ed Emilia Romagna: la nota del Ministero
-
Villa Crespi di chef Cannavacciuolo ha vinto un premio speciale
-
Turismo, tra Piemonte e Liguria nasce il Limonte: cosa cambia
-
Vallecrosia vuole cambiare nome: l'algoritmo allontana i turisti

