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I pugliesi sono i più tristi d'Italia: lo svela l'Istat

Il nuovo report dell'Istat sul grado di soddisfazione degli italiani ci rivela che quello pugliese è il popolo più triste del nostro Paese: l'analisi

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Giulia Sbaffi

Giulia Sbaffi

Web content writer

Web content writer appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Curiosa per natura, le piace tenersi informata su ciò che accade intorno a lei.

La regione più triste d'Italia

Spiagge da sogno, un mare fantastico e tanto buon cibo: tutto ciò non basta ai pugliesi, che si aggiudicano il ben poco ambito primato di più tristi d’Italia. È quanto emerge dal nuovo report BES (Benessere equo e sostenibile) redatto dall’Istat, che registra i livelli di soddisfazione dei cittadini italiani sia in ambito economico che sociale. Scopriamo cosa ci rivela l’analisi.

BES 2024, i pugliesi sono i meno soddisfatti

Come ogni anno, il BES dell’Istat fa il punto della situazione sul grado di soddisfazione dei cittadini italiani. Cosa emerge dai dati del 2024? A sorpresa, sono i pugliesi ad aver raggiunto il punteggio più basso, ottenendo così il primato (non invidiabile) di popolazione più triste d’Italia. Per quanto riguarda la soddisfazione individuale, infatti, solo il 2,6% degli intervistati si è dichiarato pienamente felice. A seguire, il 51,5% ha ammesso di essere abbastanza soddisfatto, il 33,9% poco soddisfatto e il 9% per nulla soddisfatto.

Emerge così il grande divario tra Nord e Sud: in merito alla soddisfazione della propria vita nelle relazioni familiari, si passa dal 41% di Bolzano al 25,7% della Puglia, ancora una volta fanalino di coda. Per quanto riguarda la felicità, sono il 44% i pugliesi che si giudicano tali. Mentre il 13,3% si reputa poco o molto poco contento delle proprie condizioni di vita. I cittadini si assegnerebbero un punteggio medio di 7,1 su 100 in fatto di soddisfazione nella propria esistenza – e a fare peggio è solo la Campania.

Tra gli altri indicatori analizzati dal BES, emerge il livello di soddisfazione su tempo libero: solo il 10,3% si reputa felice, mentre il 50,1% lo è abbastanza, poco il 27,9% e per niente l’8,8%. Siamo ancora una volta davanti al record negativo d’Italia, cui fanno seguito la Sicilia (con l’8,5% di persone insoddisfatte) e le Marche (7,2%). Infine, a livello familiare, la situazione economica è migliorata di molto per l’8% dei pugliesi, un po’ per il 7,6%, è rimasta invariata per il 59,9% ed è peggiorata per il 24,4%.

I livelli di soddisfazione in Italia e in Europa

Com’è la situazione nel resto d’Italia? Il BES fa luce sul livello di soddisfazione generale dei cittadini, evidenziando come la quota di persone felici è aumentata nella fascia d’età 25-34 anni (con il 48,6% del totale, segnando un +3,5% rispetto all’anno precedente). Nel 2022, invece, tale percentuale era aumentata solo per i giovanissimi nella fascia d’età sopra i 14 anni. Come abbiamo visto, il divario è ancora grande tra Nord e Sud.

Nel complesso, aumenta la soddisfazione per il tempo libero e per le relazioni d’amicizia nella fascia d’età 60-64 anni, mentre dal punto di vista economico c’è una ripresa per quanto riguarda la soddisfazione personale (il 59,4% si reputa molto soddisfatto, pari a un +2,4% rispetto al 2022) e per quanto riguarda quella lavorativa (ad essere felice è l’80,0% degli occupati, registrando un +2,1% sull’anno precedente).

Netto è anche il divario tra l’Italia e il resto dell’Unione Europea. Per quanto riguarda il benessere economico, nel nostro Paese abbiamo un miglioramento nell’ambito della deprivazione materiale e sociale (la media italiana è pari a 4,5%, contro il 6,7% dell’UE) e nell’ambito del sovraccarico del costo dell’abitazione (6,6% in Italia e 8,7% nell’UE). In tutti i restanti indicatori, tuttavia, il nostro Paese ottiene una media nettamente inferiore rispetto a quella dell’Unione Europea.