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La nuova mappa dei quartieri di Roma ha fatto infuriare i romani

La nuova mappa dei quartieri di Roma ha fatto infuriare i romani: sono numerose le segnalazioni relative alla suddivisione delle zone della Capitale

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Sta facendo discutere la nuova mappa urbana dei quartieri e rioni di Roma presentata al MAXXI e disponibile online sul sito istituzionale del Comune. Tanti cittadini non sono soddisfatti della suddivisione e hanno segnalato diversi cambiamenti di confini.

La nuova mappa dei quartieri di Roma sta facendo infuriare i romani

Che la nuova mappa dei quartieri romani potesse far discutere era già stato messo in preventivo: durante la presentazione, infatti, era stato spiegato che fino al 15 gennaio 2026 tutti i cittadini possono partecipare attivamente, inviando commenti, proposte e suggerimenti nella sezione “Partecipa” del portale istituzionale.

La mappa una nuova geografia urbana composta da 327 quartieri, 22 rioni e 104 zone funzionali e arriva a 48 anni di distanza dall’istituzione delle 165 zone urbanistiche (ridotte a 155 con l’autonomia di Fiumicino) da parte della giunta guidata dal Sindaco Argan, che ancora sono l’unica base di studi sulla Capitale.

Nel giro di poche ore, le segnalazioni giunte all’indirizzo messo a disposizione dal Comune hanno superato quota mille. I romani si sono dimostrati attentissimi e non hanno perso occasione per far notare incongruenze nella nuova mappa.

Come riportato da ‘Roma Today’, di esempi ce ne sono diversi: c’è chi ha fatto notare che nell’attuale suddivisione del Municipio V, il monumento che dà il none al quartiere di Torpignattara non si trova più a Torpignattara. Un altro cittadino ha contestato il fatto che via Bufalini e via Maggi siano state iscritte nel perimetro della Maranella, mentre altri residenti hanno segnalato l’esistenza di una suddivisione interna tra Certosa, Villa Certosa e Borghetto degli Angeli che poteva essere presa in considerazione.

Alcuni cittadini hanno proposto di chiamare il quartiere Appio Tuscolano invece di Tuscolano e di allargare anche i confini; altri hanno suggerito di allargare dei quartieri storici, attualmente ridotti, come Trieste e Flaminio. Da rivedere anche i confini di Ottavia, mentre i residenti di Vigne Nuove ritengono non accettabile essere considerati di Casale Nei.

La questione del quartiere Talenti

C’è poi la questione Talenti: Manuel Bartolomeo, capogruppo di Fratelli d’Italia al Municipio III, aveva contestato l’inserimento di una parte storica di Talenti proprio nel quartiere di Casale Nei.

Il consigliere ha spiegato di essere stato raggiunto telefonicamente da Catarci, attuale responsabile dell’ufficio Giubileo delle persone e della partecipazione, spiegando che Talenti resterà Talenti: “Durante il colloquio abbiamo affrontato anche gli altri confini sia del Quadrante Nuovo Salario con Val Melaina sia i confini di Vigne Nuove e Casale Nei. Catarci si è reso disponibile a rivedere i confini e le denominazioni”.

In merito alla mappa e alle tante segnalazioni ricevute, lo stesso Catarci ha spiegato: “Non si tratta di riscrivere la geografia dei quartieri, né di modificarne i nomi ma di riconoscerne i contorni reali, quelli che emergono dalla vita quotidiana delle persone e dalla loro esperienza dei territori

Il gruppo di lavoro sta già approfondendo le osservazioni ricevute, molte delle quali offrono spunti preziosi. Ogni proposta sarà valutata con cura, perché questo percorso nasce proprio dall’idea che la nuova mappa di Roma debba essere costruita insieme a chi la città la abita ogni giorno”.