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Il museo per Steven Tyler nella "sua" Cotronei è un caso

Il museo per Steven Tyler a Cotronei, paese di origine del nonno paterno, è diventato un caso: in corso un'indagine della Procura della Repubblica

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Il cantante Steven Tyler

Il museo per Steven Tyler in Calabria è diventato un caso: doveva nascere a Cotronei, paese di origine del nonno del frontman degli Aerosmith, ma adesso l’intera vicenda è al centro di un caso giudiziario.

Il museo per Steven Tyler a Cotronei è diventato un caso

La Procura della Repubblica di Crotone ha aperto un’indagine per falso ideologico e materiale, con quindici persone che rischiano il rinvio a giudizio.

L’idea di realizzare un museo dedicato a Steven Tyler e al rock era nata anni fa, dopo una visita del cantante statunitense a Cotronei, il luogo da dove, agli inizi del 1900, il nonno Giovanni Talarico (a sua volta musicista) partì per cercare fortuna negli Stati Uniti d’America.

Il viaggio alla riscoperta delle sue origini aveva lasciato un segno indelebile nel cuore del frontman degli Aerosmith che ricevette la proposta di un museo intitolato a suo nome: doveva sorgere nel Palazzo Bevilacqua, edificio del centro storico di Cotronei dove il nonno si era sposato prima di emigrare.

Come riferito da ‘Ansa’, dopo aver ottenuto i finanziamenti dalla Regione Calabria, l’amministrazione comunale cambiò idea, proponendo di spostare l’ubicazione della sede del museo in una zona poco distante da Palazzo Bevilacqua.

In seguito alla proposta di spostamento, l’Associazione culturale Steven Tyler aveva diffidato l’amministrazione comunale a usare il nome del cantante. La volontà dell’artista e dall’associazione era chiara: il museo sarebbe sorto esclusivamente nell’edificio dove il nonno era convolato a nozze agli albori del secolo scorso.

Le parole del cugino avvocato

Della questione ha parlato Nino Grassi, cugino di Steven Tyler, avvocato e presidente dell’associazione dedicata al frontman degli Aerosmith: “L’idea era quella di realizzare il museo nel Palazzo Bevilacqua – le parole del legale riportate da ‘Ansa’ – era stata la casa dove aveva vissuto e si era sposato il nonno prima di emigrare, un’idea che Steven aveva approvato, firmando addirittura il progetto”.

In merito all’indagine in Calabria, il legale ha poi spiegato: “L’indagine fa seguito alla denuncia che abbiamo presentato ai carabinieri nel 2022 nella quale chiedevamo di fare luce sulla decisione di spostare l’ubicazione dal palazzo a un altro luogo. Una delocalizzazione che a nostra parere non aveva motivo. Non so se Steven Tyler è a conoscenza di quanto sta avvenendo, ma nei prossimi giorni proverò a mettermi in contatto con lui per spiegargli gli ultimi sviluppi”.

E ancora: “La nostra idea, che era piaciuta anche a Steven, era realizzare il museo nell’antico palazzo per unire le radici e il presente della storia della famiglia Tallarico. Invece è stato realizzato un manufatto di cemento armato senza anima”.

Le origini italiane di Steven Tyler

Il vero nome della leggenda del rock Steven Tyler è Steven Victor Tallarico: come detto la sua famiglia era originaria di Cotronei, piccolo comune situato in provincia di Crotone. La musica è una passione di famiglia, basti pensare che il nonno Giovanni Tallarico era un maestro di mandolino e anche il padre di Steven, Vittorio, era un musicista.

Il cantante degli Aerosmith è diventato cittadino onorario di Cotronei nel 2010 e qualche anno più tardi ha visitato il paese di origini dei suoi avi, nel viaggio che favorì l’idea di realizzare il museo. Durante la sua permanenza a Cotronei, Tyler non si limitò a visitare il borgo calabrese ma si recò anche presso i Sassi di Matera, un luogo che lo colpì particolarmente.

Nel corso della sua lunga carriera musicale, Steven si è esibito spesso in Italia con gli Aerosmith: l’ultimo concerto della band americana nel nostro Paese risale al 2017 e andò in scena a Firenze per una delle tappe dell’Aero-Vederci Baby Farewell Tour.