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La migliore pinsa romana non si mangia a Roma: guida e Top 10

La guida "50 World’s Best Pinsa" ha svelato gli indirizzi in Italia e all'estero dove si può mangiare la migliore pinsa e Roma non è al primo posto

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

pinsa romana

La pinsa romana, con la sua forma allungata, il profumo fragrante e la consistenza leggera e croccante, è diventata una delle specialità più amate del Paese, al punto da conquistare ristoranti e palati in tutto il mondo. Da Lecce a Toronto, da Parigi a San Francisco, la pinsa è ormai un prodotto molto famoso anche all’estero. La sua fama è confermata anche da una nuova guida che consacra i migliori locali dove mangiare la pinsa e al primo posto non c’è un’insegna di Roma.

La pinsa romana: storia, tradizione, ingredienti e popolarità

La nuova guida internazionale “50 World’s Best Pinsa” edita da Filia Edizioni e firmata da Press Food – Racconti di Gola ha consacrato la pinsa nel panorama internazionale. Durante un evento, tenutosi al WeGil di Trastevere, sono state così premiate le migliori pinserie del pianeta. La sorpresa questa volta è stata grande: la migliore pinsa non si mangia a Roma, ma a Lecce.

A prima vista può sembrare una semplice pizza romana, ma la pinsa romana è un prodotto completamente diverso, con una storia antica e un’anima più moderna. Il nome “pinsa” deriva dal latino pinsere, cioè “stendere” o “schiacciare”: un richiamo diretto alla focaccia rustica che i contadini dell’antica Roma preparavano con farine miste e acqua.

La versione contemporanea della pinsa, tuttavia, nasce nel 2001 grazie all’artigiano Corrado Di Marco, che ha reinterpretato la tradizione introducendo una formula innovativa: un impasto composto da un mix di farine di frumento, soia e riso, unito a pasta madre di frumento essiccato e un’elevata idratazione (oltre l’80%). Questo procedimento permette di ottenere un prodotto croccante all’esterno e morbido all’interno, altamente digeribile grazie alle lunghe lievitazioni che possono durare fino a 72 ore.

La pinsa romana, oggi riconosciuta tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) del Lazio, rappresenta una sintesi perfetta tra antica sapienza e innovazione gastronomica. Viene cotta rigorosamente in forno a legna o su pietra refrattaria, e può essere condita in infiniti modi: dalle versioni classiche con pomodoro e mozzarella fino a quelle gourmet con mortadella e pistacchio, baccalà mantecato o tartufo nero.

Il suo successo è dovuto proprio alla versatilità, alla leggerezza e alle caratteristiche salutari: povera di grassi e zuccheri, la pinsa si distingue per la friabilità della crosta e la morbidezza dell’impasto. Non a caso, in soli venticinque anni, è diventata un fenomeno mondiale, con migliaia di pinserie aperte nei cinque continenti, dagli Stati Uniti all’Asia.

La Top 10 dei locali dove mangiare la migliore pinsa

La guida “50 World’s Best Pinsa” ha sancito l’ingresso ufficiale della pinsa romana nel panorama gastronomico internazionale. Il progetto, infatti, non si limita a stilare una classifica, ma vuole essere anche una guida che definisce i criteri di qualità, autenticità e lavorazione artigianale, diventando un punto di riferimento per esperti del settore e appassionati.

Il podio 2025 ha riservato una sorpresa: la migliore pinsa del mondo non è a Roma, ma a Lecce, dove la Pinseria Da Roberta ha conquistato il primo posto grazie a un impasto perfetto e a condimenti che valorizzano i prodotti del territorio pugliese.

Al secondo posto troviamo La Pinsa di Anton, a L’Isle-sur-la-Sorgue, in Francia, esempio di come la tradizione romana possa adattarsi ai gusti internazionali mantenendo autenticità e tecnica.
Solo al terzo posto compare una pinseria romana, La Pratolina, considerata da anni una delle più rappresentative della Capitale.

Ecco la Top 10 dei locali dove mangiare un’ottima pinsa:

  • 1. Pinseria Da Roberta – Lecce (Italia)
  • 2. La Pinsa di Anton – L’Isle sur la Sorgue (Francia)
  • 3. La Pratolina – Roma (Italia)
  • 4. Pinsa Rossa – San Francisco (USA)
  • 5. Venga Cucina – Toronto (Canada)
  • 6. Officina 51 – Catania (Italia)
  • 7. Vale & Ale – Parigi (Francia)
  • 8. Montesacro – San Francisco (USA)
  • 9. Mamo Pinsa & Drink – Milano (Italia)
  • 10. Pinseria Torre degli Sciri – Perugia (Italia)