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Gashapon mania, i gadget con le palline hanno conquistato Trani

A Trani apre il primo store dedicato ai gashapon, i gadget giapponesi nelle palline che hanno conquistato tutti con la loro originale semplicità

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Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Gashapon Trani primo store Puglia

C’è un angolo di Giappone nel cuore di Trani: dall’estate scorsa, infatti, nella città pugliese è spuntato un luogo che ha attirato curiosi, collezionisti e nostalgici del mondo dei manga. Si tratta di un locale interamente dedicato ai gashapon, i celebri gadget a sorpresa custoditi nelle capsule di plastica che, una volta girata la manovella, rivelano il loro contenuto misterioso. Un fenomeno che ha attraversato oceani e culture fino ad arrivare sul lungomare pugliese, conquistando grandi e piccoli con la stessa, irresistibile semplicità.

Cosa sono i gashapon e perché tutti ne parlano anche a Trani

Il termine gashapon (o “gachapon”) nasce in Giappone dall’unione di due suoni: ‘gacha’, il rumore della manovella che gira, e ‘pon’, quello della pallina che cade. Dentro ogni capsula si nasconde un piccolo oggetto da collezione, spesso ispirato a anime, manga, videogiochi o icone della cultura pop nipponica.

Negli anni Sessanta, grazie all’intuizione di un imprenditore di Tokyo, queste macchinette hanno trasformato l’attesa in gioco, portando milioni di persone a collezionare miniature, pupazzi, accessori e figure rare.

Oggi il fenomeno gashapon è diventato globale: dalle strade di Tokyo al quartiere Akihabara, dove si contano migliaia di distributori, fino alle fiere di fumetti europee e agli store specializzati.

Le capsule sono diventate oggetti del desiderio per ogni età, tanto che il mercato secondario – quello dedicato allo scambio e alla vendita dei pezzi più rari – è cresciuto in modo esponenziale. Non si tratta più solo di un passatempo per bambini, ma di un vero e proprio linguaggio culturale che unisce generazioni e passioni.

Dove trovare i gashapon a Trani

A rendere la Gashapon mania ancora più concreta in Italia è stato Piero Lestingi, ideatore di ‘Gashamania’, lo store inaugurato in via Cavour a Trani. Il locale ospita decine di macchinette colorate, ognuna con serie e personaggi diversi: dalle eroine di Sailor Moon ai Pokémon, da Dragon Ball alle figure kawaii degli animali più buffi. Basta inserire una moneta, girare la manovella e attendere quel clic che svela il piccolo tesoro.

Come riportato su ‘La Repubblica’, Lestingi ha spiegato che il punto vendita non è solo il primo in Puglia, “ma anche l’unico in Italia […] era giusto creare uno spazio dedicato anche qui”. L’idea, nata dopo anni di lavoro nel settore, si è trasformata in un progetto di aggregazione: un luogo in cui famiglie e ragazzi si incontrano, condividono passioni e costruiscono nuove amicizie.

La varietà dei gadget, infatti, riflette la pluralità di chi frequenta lo store. Ci sono bambini accompagnati dai genitori, adolescenti in cerca di collezioni complete e adulti che ritrovano il gusto dell’attesa e della sorpresa. Gashamania è diventato in pochi mesi un piccolo punto di riferimento, un rifugio urbano dove il tempo rallenta e il gioco diventa occasione di socialità.

Lestingi ha sottolineato che “La cosa più bella è vedere i ragazzini venire qui a socializzare. Si scambiano i doppioni, parlano e interagiscono. E da qui nascono amicizie: si danno appuntamento per mostrare le loro new entry nella collezione. È una grande soddisfazione rendersi conto di aver dato uno spazio di socializzazione sicuro e tranquillo, i più piccoli vengono accompagnati dalle famiglie, e spesso anche loro si fermano a fare due chiacchiere”.

Il sogno di Lestingi ora guarda oltre la Puglia: l’obiettivo è far conoscere il mondo dei gashapon in altre città italiane, portando con sé lo spirito ludico e conviviale che ha reso famoso il Giappone. Conclude: “Se potessi tornare indietro nel tempo lo aprirei molto prima. Ma sono contento di aver fatto questo passo e non vedo l’ora di scoprire come si evolverà questo progetto”.