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I mosaici del Battistero di Firenze tornano a splendere

Importanti e delicati lavori di restauro ai mosaici del Battistero di Firenze sono attualmente in atto per donare nuovamente splendore a queste magnifiche opere

Si è appena conclusa la prima parte di un articolato, quanto delicato, intervento di restauro ai mosaici presenti su quattro delle otto pareti interne del Battistero di San Giovanni a Firenze. Ora i lavori procederanno sulle ultime pareti dell’edificio per riportare alla luce tutto lo splendore dei mosaici trecenteschi presenti.

Il restauro dei mosaici del Battistero di Firenze

Le attività di restauro del Battistero di Firenze sono iniziate un paio di anni fa con lavori eseguiti sulle facciate esterne e sul manto di copertura ed ora stanno continuando all’interno dell’edificio. L’obiettivo è quello di terminare tutte le opere di restauro in cantiere entro il 2021.

I lavori portati avanti all’interno dell’edificio riguardano più di 1100 metri quadrati di superfici marmoree, 200 mq di decorazioni a mosaico e oltre 100 mq di dorature. Il cantiere dei paramenti interni è stato interamente finanziato dall’Opera di Santa Maria del Fiore che dal 2017 ad oggi ha investito oltre un 1,5 milioni.

Grazie all’impiego di nuove tecniche e di procedure specificatamente studiate, gli esperti sono riusciti a riportare alla luce il colore naturale delle opere e hanno anche scoperto tracce di foglie d’oro su uno dei capitelli dei matronei. Questo dettaglio confermerebbe l’ipotesi già avanzata che in origine tutti i capitelli fossero stati dorati.

In questa occasione è stato inoltre effettuata un’opera di pulizia sul monumento funebre dell’antipapa Giovanni XXIII, un’opera realizzata da Donatello e Michelozzo.

Il Battistero di Firenze

Situato di fronte alla cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Battistero di San Giovanni Battista è considerato una delle più antiche chiese di Firenze.

Le origini del Battistero sono incerte ma si ipotizza che sia stato eretto intorno al IV-V secolo d.C. sulle rovine di tempio romano dedicato al Dio Marte. I primi scritti che testimoniano la sua presenza risalgono al IX secolo ma solo nel questo 1128 diventa ufficialmente il Battistero della città di Firenze.

Secondo i racconti pervenuti sino a noi grazie ai grandi scrittori del tempo, questo imponente edificio religioso era luogo che accoglieva il fonte battesimale ed era anche adibito all’investitura di cavalieri e poeti.

Il Battistero dedicato a San Giovanni Battista, il santo patrono della città, si presenta con una pianta ottagonale ed è ricoperto da una cupola con otto spicchi sormontata da un tetto a piramide. L’interno è contraddistinto da magnifici mosaici che ricoprono la volta della tribuna e la cupola.

Esternamente l’edificio è adornato con marmi bianchi di Carrara e marmi verdi di Prato, secondo lo stile dell’architettura romanica fiorentina ed è caratterizzato dalla presenza di tre magnifici portoni in bronzo eseguiti da Andrea Pisano e Lorenzo Ghiberti.