Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Delfino davanti piazza San Marco a Venezia: avvistamento speciale

Un delfino è stato avvistato davanti a piazza San Marco a Venezia: un incontro raro che ha stupito la città e sollevato domande sulle sue origini

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Un’ombra argentea ha attraversato le acque della laguna di Venezia, proprio davanti a piazza San Marco, sorprendendo residenti e turisti: si tratta di un delfino, che da alcuni giorni nuota solitario tra i canali. L’episodio, raro e affascinante, ha scatenato l’interesse dei veneziani e l’intervento della Capitaneria di Porto, che monitora con attenzione ogni suo movimento.

Quando e dove è stato avvistato il delfino nelle acque di Venezia

I primi avvistamenti di quello che i cittadini hanno ormai battezzato Clodio risalgono ai primi giorni di ottobre, quando le immagini dell’animale che nuota tra i riflessi dorati della laguna si sono diffuse rapidamente sui social, trasformando l’incontro in un fenomeno virale.

Il delfino è stato immortalato mentre emergeva tra le gondole e le barche turistiche, regalando uno spettacolo inconsueto nel cuore di una delle città più celebri al mondo.

Secondo le segnalazioni arrivate alla Capitaneria di Porto, l’animale era già stato visto in precedenza nelle zone di Pellestrina e Chioggia, prima di spingersi fino al bacino di San Marco. Le autorità hanno invitato alla prudenza chi naviga in laguna, temendo che le eliche delle imbarcazioni possano ferirlo o disorientarlo.

La Guardia Costiera ha diffuso una comunicazione ufficiale invitando i conducenti di imbarcazioni a segnalare ogni nuovo avvistamento e a mantenere la distanza di sicurezza, dato che l’obiettivo è proteggere il mammifero, che continua a muoversi tra i canali con una calma sorprendente, apparentemente abituato alla presenza dell’uomo.

Come riportato su ‘Fanpage’, la biologa marina Carlotta Vivaldi ha ricordato che l’intervento, se necessario, dovrà avvenire nel modo più mirato possibile: “La cosa più importante è capire il punto esatto in cui intervenire: deve essere in un’area di mare profondo. La laguna è grande e sicuramente la Capitaneria di Porto insieme a esperti del settore sapranno identificare l’area opportuna e quando e se agire.”

Perché il delfino nuota davanti a piazza San Marco e quali rischi corre

Venezia osserva con stupore e una punta di apprensione le immagini del delfino davanti a piazza San Marco, diventate simbolo di una città che, anche nelle sue acque più trafficate, riesce ancora a stupire con incontri straordinari.

Clodio è un tursiope (Tursiops truncatus), una specie diffusa nei mari temperati e conosciuta per la sua spiccata socialità. E proprio l’aspetto solitario dell’esemplare veneziano ha incuriosito i biologi.

La biologa Carlotta Vivaldi ha spiegato che “Non è frequente ma capita che ci siano degli individui che si staccano dai branchi. I tursiopi sono animali sociali che generalmente vivono in gruppi di vari grandezze in cui si creano legami più forti tra alcuni. […] Può succedere appunto che degli animali, ma non sappiamo il perché, decidano di staccarsi dal gruppo. Un individuo, così, viaggia in maniera solitaria.”

Un comportamento dunque non inedito, ma potenzialmente rischioso in un ambiente complesso come la laguna veneziana. Tra le ipotesi più accreditate, quella legata alla ricerca di cibo.

“Il motivo per cui lo fa che possiamo più facilmente supporre è quello dello scopo alimentare, succede infatti quando ci sono allevamenti di pesce nelle zone portuali come accaduto ad Oristano. Una teoria è anche quella di eventuali problematiche sociali all’interno del gruppo in cui viveva il soggetto, ma non è qualcosa che possiamo ad oggi dimostrare”, ha aggiunto Vivaldi.

Il pericolo principale, tuttavia, resta la fitta rete di traffico marittimo. Come ha sottolineato la biologa, “È rischioso perché chiaramente con l’affollamento che c’è di natanti nella laguna la probabilità di impatto o anche di venire a contatto con le eliche è altissima.”