Chef Cracco svela in un libro i piatti iconici del suo ristorante
Carlo Cracco racconta nel suo nuovo libro i piatti iconici del ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II, tra arte, fotografia e alta cucina
![]()
C’è un nuovo capitolo nella storia gastronomica di Milano: Carlo Cracco ha presentato un libro che racconta il suo celebre ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II, e che ha il pregio di trasformare la cucina in un linguaggio artistico.
Cosa racconta il nuovo libro di Carlo Cracco dedicato al ristorante in Galleria
Nel cuore del Salotto di Milano, là dove la Galleria Vittorio Emanuele II si apre sul Duomo, Carlo Cracco ha costruito in sette anni un universo che fonde eleganza, design e cultura del gusto. Ora questo mondo si trasferisce su carta con ‘Cracco in Galleria’, edito da L’Ippocampo, un volume che si presenta come un vero e proprio oggetto da collezione.
L’opera, firmata da Carlo Cracco e Luca Sacchi, con la partecipazione di Maurizio Cattelan, Pierpaolo Ferrari, Alberto Zanetti e Sebastiano Mastroeni, oltre a essere una raccolta di ricette vuole essere un racconto visivo e concettuale che unisce gastronomia, arte e Milano, restituendo in forma editoriale l’anima di un luogo simbolo della città.
Il libro si articola in quattro sezioni, come i quattro piani del ristorante: dal Café al piano terra alla Sala Mengoni con vista sulla cupola, passando per il Ristorante e la Cantina sotterranea. Ogni capitolo riflette un diverso momento dell’esperienza gastronomica e architettonica, arricchito da fotografie che ne esaltano i contrasti e la vitalità.
Come riportato su ‘La Repubblica’, Cracco ha spiegato: “È un libro molto tecnico, ma spogliato dalla struttura classica dei libri di cucina”. Dietro le immagini firmate dal collettivo TOILETPAPER si cela un progetto che unisce estetica e pensiero, mostrando come ogni piatto nasca da una riflessione profonda più che da un gesto istintivo.
L’obiettivo, ha chiarito il suo braccio destro Luca Sacchi, è quello di raccontare la mente dietro la cucina, non solo la mano che prepara. Nel volume trovano spazio le idee, i percorsi e le sperimentazioni che hanno reso Cracco uno dei protagonisti della scena gastronomica contemporanea, fedele alla lezione di Gualtiero Marchesi ma capace di rinnovarla attraverso un linguaggio visivo e narrativo nuovo.
Quali sono i piatti iconici di Cracco raccontati nel volume
Tra le pagine di ‘Cracco in Galleria’ si susseguono oltre settanta ricette, scelte per rappresentare l’evoluzione del gusto e dello stile dello chef vicentino ed emerge l’idea di una cucina come forma d’arte contemporanea, che dialoga con la città e con il suo pubblico.
A dominare sono i piatti iconici che hanno segnato la carriera di Carlo Cracco: dal tuorlo d’uovo marinato, immortalato in una celebre immagine nel cuore dell’Ottagono, alla zuppa di ranocchi alla lombarda, fino alle lumachine alla marinara con cozze e salicornia, simbolo della sua cucina di mare reinterpretata in chiave metropolitana.
Le sale del ristorante, con i loro pavimenti in parquet e le decorazioni neorinascimentali, diventano scenografie per questi piatti, capaci di fondere memoria, tecnica e avanguardia. Ogni preparazione è accompagnata da note e fotografie che ne raccontano la genesi, rivelando la costante ricerca di equilibrio tra semplicità e complessità, tradizione e innovazione.
Sacchi ha dichiarato: “Abbiamo voluto dare importanza non tanto alla solita storiella che si cuce intorno alla ricetta, ma al pensiero vero che permette la nascita di un piatto.
E prosegue: “La parte tecnica è molto presente certo, perché da cuoco e appassionato di libri di cucina ho bisogno anche di questo. Ma Cracco in Galleria è un libro per tutti, dall’appassionato di gastronomia al giovane ragazzo che vuole iniziare questo lavoro, fino al milanese che ama la storia di Milano ed è affascinato dalla bellezza e dalla fotografia.”
POTREBBE INTERESSARTI
-
Perché Spritz e Carbonara hanno divorato l'Italia (per il NYT)
-
Lady Gaga a Milano commossa per le nonne italiane: la scaletta
-
Il Treno del Foliage tra Italia e Svizzera ha conquistato il NYT
-
Quattro hotel dove il tempo pare essersi fermato: uno è in Italia
-
Nuovi IT Alert in Italia: "È collassata la diga di Forte Buso"
-
Nelle pizzerie a Napoli il caffè non è buono: la polemica
-
Turisti in "fuga" da Bellagio: cosa sta succedendo e perché
-
I migliori viaggi da fare nel 2026, le mete di tendenza
-
Migliori osterie d'Italia 2026 per Slow Food: tutte le Chiocciole

