Cavallucci marini di Genova liberati nel Mare Piccolo di Taranto
Per la terza volta dei cavallucci marini dall'Acquario di Genova sono stati rilasciati nel Mare Piccolo di Taranto per un progetto di ripopolamento
Per la terza volta consecutiva, degli esemplari di cavallucci marini allevati nel centro dell’Acquario di Genova sono stati liberati nelle acque del Mar Piccolo di Taranto. Questa pugliese era un’area che fino a pochi anni fa ospitava una delle popolazioni più numerose di cavallucci marini del Mediterraneo, ma poi la popolazione di cavallucci è drasticamente diminuita.
Il rilascio dei cavallucci marini nel mare di Taranto
È avvenuto il 29 ottobre 2025 il nuovo rilascio di oltre 150 giovani cavallucci marini della specie Hippocampus hippocampus nelle acque protette del Mar Piccolo di Taranto. Si tratta di esemplari di circa sei o sette mesi, nati e cresciuti all’interno dell’Acquario di Genova grazie a un protocollo di riproduzione studiato nei minimi dettagli dai biologi del centro.
L’iniziativa fa parte di un progetto coordinato che coinvolge diverse realtà: l’Acquario di Genova, il Comune di Taranto, il CNR/IAS di Palermo, la fondazione One Ocean Foundation, l’azienda danese Rockwool, l’associazione Marevivo Puglia e l’Università di Bari. L’operazione di rilascio, effettuata insieme ai ricercatori e alle autorità locali, è la seconda del 2025 (dopo quella di maggio con 100 esemplari) e la terza dall’avvio del progetto nel 2023.
Prima del rilascio, ogni cavalluccio marino è stato fotografato per creare una sorta di “carta d’identità biologica”, utile per i successivi monitoraggi. Nei prossimi dodici mesi, infatti, i ricercatori seguiranno l’evoluzione e l’adattamento degli animali nel loro nuovo habitat naturale. Gli esemplari sono stati reintrodotti in una delle tre macroriserve marine create nel 2024 all’interno del Parco Regionale del Mar Piccolo.
Queste aree protette sono dedicate proprio alla salvaguardia dei cavallucci marini. In queste zone è stato installato anche uno speciale “seahorses hotel”, una struttura artificiale concepita per offrire rifugio agli animali marini, favorendone la riproduzione e le attività di predazione. Un’idea che prende ispirazione dai “bee hotel” per le api solitarie, ma applicata al mondo sottomarino.
Il progetto di conservazione e i precedenti rilasci
Il rilascio di questo ottobre è solo l’ultimo passo di un percorso lungo e articolato. La prima operazione risale a maggio 2024, quando oltre 160 esemplari di Hippocampus guttulatus furono liberati nel Mar Piccolo, segnando l’inizio del progetto. Il secondo rilascio, nel maggio 2025, aveva visto il ritorno in mare di altri 100 cavallucci marini, e oggi la terza missione conferma la continuità di un’iniziativa che sta già dando risultati incoraggianti.
Il Mar Piccolo di Taranto, nonostante le sue dimensioni ridotte, è sempre stato un habitat ideale per i cavallucci marini, grazie alla presenza di acque calme, fondali ricchi di vegetazione e scambi costanti con il Mar Ionio. Dal 2016, però, la popolazione di cavallucci è crollata di circa il 90%, un dato allarmante dovuto a una combinazione di fattori. Tra i principali si riscontrano il riscaldamento globale e le ondate di calore marine, la pesca artigianale che provoca catture accidentali e il commercio illegale di organismi marini.
Proprio per contrastare queste minacce, il progetto coordinato dall’Acquario di Genova ha adottato un approccio scientifico ispirato alle linee guida dell’IUCN (International Union for Conservation of Nature) per le operazioni di Reinforcement/Supplementation, ovvero la reintroduzione di specie minacciate nel loro ambiente naturale. Oltre alla riproduzione controllata e al rilascio, gli esperti hanno avviato anche un monitoraggio delle popolazioni già presenti nel Mar Piccolo.
L’obiettivo è quello di valutare lo stato di salute dell’ecosistema e capire se le condizioni ambientali siano favorevoli alla ripresa della specie. Il progetto ha inoltre una forte valenza educativa. Grazie alla collaborazione con le scuole e le associazioni locali, il rilascio dei cavallucci è diventato anche un momento di grande importanza volto alla sensibilizzazione e all’educazione.
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