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Boati e paura in Toscana ed Emilia Romagna: la nota del Ministero

Due forti boati hanno spaventato la popolazione tra la Toscana e l'Emilia Romagna: ecco la nota del Ministero della Difesa su quello che è successo

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Nella giornata di giovedì 9 ottobre 2025, due boati fortissimi sono stati avvertiti tra la Toscana e l’Emilia Romagna poco dopo le 15.00: i rumori hanno messo in allerta la popolazione e c’è stato chi ha pensato a un terremoto o peggio, a esplosioni. Sulla questione è intervenuto il Ministero della Difesa, spiegando che si trattava di due caccia italiani in azione.

Boati nei cieli di Toscana ed Emilia Romagna: cosa è successo

I boati sono stati avvertiti in diverse zone: per quanto riguarda la Toscana, in modo particolare nella provincia di Arezzo, mentre in Emilia Romagna si sono sentiti tra Bologna, Imola, Forlì e Ravenna.

I rumori hanno spaventato tanti cittadini: sono stati in molti ad affacciarsi alle finestre per provare a capire cosa stesse succedendo. Altri, temendo si trattasse di una scossa di terremoto, sono addirittura scesi in strada, come da consuetudine durante gli eventi sismici.

Allertate immediatamente le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco che hanno ricevuto decine di telefonate da parte di persone preoccupate. La notizia è rimbalzata ben presto anche sui social network, dove gli utenti hanno raccontato le proprie esperienze. Come riportato da ‘Il Resto del Carlino’, un utente ha spiegato che il boato è stato così forte che “gli infissi hanno tremato”. Un altro, invece, ha raccontato di aver visto sobbalzare il divano di casa sua, con i vetri delle finestre che hanno iniziato a vibrare con forza”.

Fortunatamente i boati non riguardavano nulla di preoccupante per la popolazione: si è trattato di due caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare Italiana, partiti dall’aeroporto di Grosseto per un decollo di emergenza (in gergo chiamato scramble) dopo aver rilevato la presenza di un piccolo velivolo che non rispondeva più al contatto radio.

La nota del Ministero della Difesa

Quanto successo nei cieli di Toscana ed Emilia Romagna è stato spiegato dal Ministero della Difesa attraverso una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito istituzionale: da Palazzo Baracchini hanno fatto sapere che si è trattato di un decollo immediato di due Eurofighter per intercettare un velivolo civile che aveva perso il contatto radio.

“Due caccia F-2000 Eurofighter del quarto Stormo di Grosseto – si legge nella nota – del Ministero della Difesa – in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo della NATO, sono decollati per intercettare e verificare l’identità di un velivolo civile, un Cessna 425 decollato da Sarajevo e diretto a Basilea, che durante la rotta aveva perso temporaneamente i contatti radio con gli enti del controllo del traffico aereo, facendo così scattare la procedura di decollo immediato.

I due caccia intercettori dell’Aeronautica Militare, sotto la guida dei controllori della Difesa Aerea dell’Undicesimo Gruppo D.A.M.I. del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, sono decollati rapidamente per raggiungere il velivolo e accertare che non ci fossero emergenze in atto né minacce alla sicurezza dello spazio aereo.

Per far sì che i velivoli potessero raggiungere il più rapidamente possibile il velivolo civile, il Combined Air Operation Centre (CAOC) di Torrejon ha autorizzato il volo supersonico dei caccia intercettori che hanno superato la barriera del suono provocando il tipico bang sonico che si è percepito a terra in alcune aree del Centro Nord Italia. Prima dell’identificazione visiva da parte dei due caccia, il Cessna ha ripristinato i contatti con gli enti del traffico aereo sloveno, facendo terminare l’emergenza e proseguendo poi regolarmente con il piano di volo programmato”.