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Vicino Ancona scoperta la tomba di un principe guerriero

Nel corredo ritrovati un elmo e vasi di importazione, simbolo di potere militare ed economico

Piceno guerriero principe

La scoperta è una di quelle che accende di entusiasmo gli animi degli archeologi. A Corinaldo, in provincia di Ancona, è stata riportata alla luce la tomba di un principe guerriero piceno risalente al VII secolo avanti Cristo. Un carro, l’elmo e numerosi vasi importati dalle floride realtà economiche dell’Etruria e dell’Apulia sono indizi inequivocabili: il corredo funebre doveva appartenere a una personalità di spicco, un guerriero capo rispettato e degno di venerazione data la bellezza dell’antico sepolcro, tra le tombe più monumentali di questo tipo mai rinvenute.

Ne sono convinti anche all’università di Bologna dove, da ormai più di un anno, si procede all’analisi e allo studio dei manufatti ritrovati, elementi che confermano il potere della persona inumata. Le ruote ritrovate sono in ferro, materiale pregiato per l’epoca, il vasellame presenta decorazioni geometriche tipiche della cultura picena del VII secolo, la presenza di vasellame importato, inoltre, conferma che la tomba deve aver ospitato, per 2.600 anni, una personalità di spicco nella popolazione picena. Una grande olla daunia, vaso proveniente dalla Puglia, documenta inoltre una rete di scambi commerciali transmarini con la regione apula e conferma l’origine aristocratica del personaggio cui è stata riservata la sepoltura e ne suggerisce il ruolo di leader non solo politico, ma anche militare ed economico.

Con buona probabilità, la valle del Nevola, nel comune di Corinaldo, al confine settentrionale del territorio abitato dai Piceni, prima dell’arrivo dei Romani, doveva essere crocevia di passaggio per scambi commerciali tra le popolazioni italiche prima del dominio di Roma.

La scoperta è stata effettuata dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna e non è stata casuale, i cantieri iniziati ai primi di luglio del 2018 sono andati a colpo sicuro: archeologi e studiosi sapevano già cosa e dove cercare grazie a tecniche non invasive che da mesi avevano palesato la presenza della tomba nel sottosuolo. Alcune foto aeree avevano mostrato la presenza di una traccia circolare di colore differente che spiccava sul manto erboso, gli studiosi hanno ipotizzato fin da subito che ci si potesse trovare di fronte a una tomba picena visto che in questa zona delle Marche è ben nota la loro presenza.